Il rilancio di BusItalia passa anche per le Terme e per Venezia. A un mese circa dal potenziamento del collegamento, i viaggiatori sono aumentati del 19% con punte di duemila passeggeri al giorno tra Padova, Abano, Montegrotto e l’aeroporto “Marco Polo”.
Il bilancio finalmente in attivo (+2,7 milioni di euro) dell’azienda permette quindi anche esperimenti, ma resta il nodo dei lavoratori: «Questi numeri sono importanti per BusItalia che finalmente può respirare, ma speriamo che presto possa agire anche aumentando gli stipendi degli autisti», fa notare il consigliere provinciale con delega ai trasporti, Vincenzo Gottardo.
Il rinnovato collegamento bus diretto tra l’autostazione di Padova e l’aeroporto di Venezia si conferma un successo.
Lanciato lo scorso 9 giugno, su spinta proprio della Provincia, il servizio per ora è stato accolto con entusiasmo dai viaggiatori, facendo registrare una crescita di biglietti venduti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dal primo luglio inoltre, il servizio è stato implementato sulla tratta Padova – Venezia piazzale Roma, dedicata ai pendolari con l’introduzione di quattro corse (andata e ritorno) e l’ottimizzazione degli orari, per andare incontro alle esigenze di residenti e turisti.
«Erano diversi anni che pressavamo BusItalia per rilanciare questo servizio», spiega Gottardo, «anche prima della pandemia. Ora che è partito ci rendiamo conto di quanto sia importante collegare Padova con le Terme e l’aeroporto, perché così ne guadagna tutto l’indotto turistico provinciale.
Indotto turistico che negli ultimi mesi aveva subito qualche battuta d’arresto. Una su tutte: a fine maggio circa cento ragazzi padovani furono lasciati a piedi a Sottomarina. In quel caso l’autista della Tribuzio Viaggi non rispettò la fermata, creando un caso di cui poi si è parlato per giorni.
La Tribuzio di Frosinone aveva un contratto di subappalto con BusItalia, che dopo quell’episodio (ma non solo per quello) è stato rescisso. La gara per la sostituzione, che partirà da metà settembre, si è conclusa e sarebbe stata vinta da un’azienda locale.
Il servizio di esternalizzazione sarà però ridotto, perché le 60 assunzioni previste da BusItalia entro la fine dell’anno, attraverso le Accademy, serviranno anche a coprire molti servizi extraurbani.
Il collegamento Padova – Venezia “Marco Polo” è progettato per essere diretto, rapido e frequente, con 54 corse giornaliere (27 in ciascuna direzione) e intervalli di 40 minuti per l’intera giornata.
Gli orari delle corse sono sincronizzati con i voli in partenza e arrivo dall’aeroporto, offrendo massima comodità ai passeggeri: da Padova la prima partenza è alle 5.30 e l’ultima alle 22.50, mentre dall’aeroporto la prima corsa è alle 6.30 e l’ultima alle 23.50. Il tempo di percorrenza è di soli 45 minuti, garantendo un trasferimento veloce e conveniente. Fino a un mese fa serviva quasi il doppio del tempo.
I prezzi rimarranno quelli di promozione fino al 31 agosto, ossia 9,40 euro da Padova e 11,60 da Abano e Montegrotto, ma aumenteranno dal primo settembre, rispettivamente a 13 e 15 euro.
Ma non è finita, perché ora serve una linea che rilanci i Colli Euganei, rientrati recentemente nelle liste “protette” dell’Unesco: «Quello di potenziare il collegamento tra Venezia, Padova, Terme e Colli è il prossimo obiettivo. Stiamo studiando il modo migliore, ma il nostro sistema di trasporto pubblico va in quella direzione», chiude Gottardo, che però approfitta per pressare BusItalia: «Ora che i numeri sono tornati in attivo, investano sui lavoratori».