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Dopo la chiusura del punto vendita di Broni, si apre un altro fronte nelle vertenze che riguardano i negozi con marchio Euronics: a forte rischio anche il posto di lavoro dei sette dipendenti occupati in quello di via Vigentina, all’interno del centro commerciale Carrefour.
Nova spa, uno dei dieci soci di Euronics spa, ha aperto sia una procedura di licenziamento collettivo, dichiarando esuberi per oltre le metà dei suoi dipendenti (243 su 438), tra cui figurano i sette del negozio di via Vigentina, che un concordato preventivo, una procedura che serve a evitare il fallimento. Nova spa a sua volta detiene il 100% di altre società che hanno negozi a marchio Euronics: Binova (che ha il punto vendita di Broni), Nova Casale e Kus.
Nova spa ha chiuso il 2022, anno dell’ultimo bilancio depositato, con un utile di circa 1,1 milioni di euro e un patrimonio netto di 59 milioni. Al contrario le controllate Binova e Kus presentavano conti in profondo rosso (perdite rispettivamente di 1,8 e 1,1 milioni nel 2022, con patrimoni netti negativi per 9,4 e 1,9 milioni di euro), tanto che è stata avviata nel maggio dell’anno scorso una procedura di fusione per incorporazione in Nova spa, che come si legge anche nel bilancio societario «ha un patrimonio netto e riserve disponibili sufficienti ad assorbire integralmente le perdite delle partecipate e l’intero disavanzo da annullamento che si genererà dall’operazione della fusione stessa».
Nonostante questo, Nova ha annunciato adesso un massiccio piano di tagli e un concordato preventivo. «Stiamo aspettando di incontrare la proprietà – dice Alessio Fusardi della Filcams Cgil, che sta seguendo la vertenza per il punto vendita di Broni – ma con le chiusure e il concordato preventivo la situazione si preannuncia molto complessa da gestire». —