Il Pastificio Rana, sponsor ufficiale del Giro d'Italia Women 2024, ha mostrato, in anteprima, il trailer del documentario “Indomita - Storia di Maria Canins” dedicato alla straordinaria e leggendaria campionessa di ciclismo, che con le sue pedalate inarrestabili ha scritto la storia di questa dura disciplina, oltre che atleta plurimedagliata nella corsa di montagna e nello sci. La famiglia Rana è unita a Maria Canins da un affetto profondo, oltre che da un'ammirazione immensa, e con l'amica campionessa condivide uno dei propri principi cardine - il gusto di superarsi.Questa forza interiore che porta a volersi migliorare quotidianamente, a cercare l'eccellenza intesa come cammino e non traguardo, come via e non fine, dalla famiglia Rana, passando attraverso Maria Canins, è la scintilla che ha infuocato gli animi dei registi CRIC Davide Mardegan e Clemente De Muro e la casa di produzione Diaviva.
Tutti insieme, proprio come un gruppo di amici accesi dalla stessa passione, hanno voluto illuminare e diffondere questa travolgente storia per condividerla con tutti. I registi, in veste anche di autori, hanno trascorso giornate indimenticabili insieme a Maria Canins, cercando soprattutto di tenere il suo passo di campionessa attraverso splendide camminate dolomitiche! In uno stile di intervista che ricorda il metodo peripatetico di Aristotele, passeggiando insieme, Maria ha condiviso memorie e riflessioni capaci di risuonare nell'animo di ognuno, perché ciascuna prova atletica nella sua vita è in realtà ispirata da una gioia di vivere, da un desiderio di migliorarsi, da una sincera curiosità verso il nuovo e l'inesplorato che vanno ben oltre l'ambito sportivo, diventando in realtà valori bussola della vita quotidiana.
Il docufilm integrale uscirà in autunno sul canale YouTube del Pastificio Rana, offrendo agli appassionati di sport e al grande pubblico l’opportunità di scoprire la vita e la carriera di una delle atlete più straordinarie di sempre.Ma quanto fiato serve, quanta gamba serve per raccontare una storia così?Unica sportiva ad aver ottenuto un record ineguagliato: nello stesso anno, 1982, partecipa a due Mondiali, ma di discipline completamente diverse, sci di fondo e ciclismo. Sempre nell'82, Canins è campionessa italiana di quattro sport: fondo, ciclismo su strada, corsa in montagna e skiroll.Una carriera multidisciplinare e longeva che solo un documentario appassionato poteva cercare di onorare: oltre a numerose partecipazioni olimpiche, Maria Canins è quindici volte campionessa italiana di sci di fondo, dieci volte consecutive prima nella Marcialonga, dodici volte vittoriosa nella Maratona della Pusteria, sette nella Dobbiaco-Cortina, quattro nella gara a tappe 1000 gobbe, otto nella maratona Val Casies, prima italiana a vincere la norvegese Vasaloppett. Sempre lei vince due volte il Tour de France con quindici successi di tappa, un Giro d'Italia, due Tour dell'Aude, due Giri della Norvegia, un Giro del Colorado, un Giro di Sicilia, quattro Giri dell'Adriatico, due G.P. di Francia a cronometro. È sei volte campionessa d'Italia su strada, quattro volte a cronometro, una volta ad inseguimento e cross MTB. É campionessa del mondo dei 50 km, tre volte argento e due volte bronzo ai Mondiali su strada.
Sale per ottantatré volte sul secondo gradino del podio delle più importanti competizioni mondiali, fra cui tre volte al Tour de France, una al Giro d'Italia, di Norvegia, del Colorado e dell'Aude. È proprio nella cornice di questa terra patrimonio dell'Unesco, le Dolomiti, che le ha dato i natali e le ha forgiato lo spirito, che Maria ha condiviso il percorso della sua vita sportiva. Ma di parola in parola, di gara in gara, di salita in salita, nel documentario l'esperienza atletica diventa percorso esistenziale ed esempio trascinante di forza, impegno, etica e passione. Infuso di emozionanti filmati d'archivio, il racconto ripercorre la storia della leggendaria Maria Canins, che, pioniera nel cammino di valorizzazione delle donne, rompe nel corso dei decenni molti stereotipi tagliando traguardi straordinari da neomamma ultratrentenne - età che negli anni '80 era reputata già come fine carriera. Nel documentario, la seguiamo così dagli inizi fino alla conquista dei più prestigiosi titoli internazionali, passando attraverso il suo impegno per promuovere il ciclismo e lo sport femminile in Italia e nel mondo. La sua dedizione, il suo spirito competitivo e la sua passione per lo sport l'hanno resa un'icona eterna e un'ispirazione per generazioni di sportivi.