La rappresentanza sindacale unitaria di Epta Costan pronta a mettere in campo iniziative di protesta contro l’assorbimento degli aumenti contrattuali nei superminimi e contro l’uso collettivo dei permessi individuali degli impiegati deciso unilateralmente dall’azienda.
«A giugno è stata erogata l’ultima tranche di aumenti prevista dal contratto collettivo nazionale metalmeccanico già scaduto», precisa Stefano Bona, segretario della Fiom Cgil bellunese, «Sono arrivati una media di 137 euro in più nelle tasche dei lavoratori, che per un quinto livello (cioè livello medio) da qui alla fine dell’anno saranno 860 euro lordi in più oltre a 80 euro ulteriori nella tredicesima. Sì perché», evidenzia ancora Bona, «gli aumenti contrattuali incidono sui minimi tabellari e quindi su tutte le voci che compongono la busta paga».
Nei quattro anni di vigenza del contratto sono arrivati circa 300 euro in più alle tute blu.
Per legge, una azienda può assorbire gli aumenti contrattuali nei superminimi, cioè nelle risorse aggiuntive decise dall’azienda per premiare il lavoratore, se i primi sono inferiori ai secondi.
«Cioè se uno ha un superminimo di 150 euro e l’aumento contrattuale è di 137 euro, quest’ultima somma non viene erogata perché già contenuta nel superminimo. Una cosa legale, certo, ma di fronte ad un’azienda come Epta che va bene, che dice di avere a cuore i suoi lavoratori, ci saremmo aspettati che l’aumento contrattuale venisse comunque garantito ai suoi 1.140 dipendenti e non assorbito».
Bona fa presente che aziende meno grandi dell’Epta, come la Pandolfo Alluminio di Feltre, ha riconosciuto gli aumenti previsti dal contratto e a settembre, proprio perché è consapevole delle difficoltà dei lavoratori per gli incrementi dei prezzi, conferirà anche 500 euro di welfare aggiuntivo.
Anche all’Imv di Quero sono stati concessi tutti gli incrementi contrattuali, e alla Mitsubishi non solo è stato dato quanto previsto dal contratto collettivo, ma anche uno 0,3% in più.
L’assorbimento degli aumenti contrattuali all’interno dei superminimi è stato applicato anche da aziende come Videndum, De Rigo Refrigeration.
«Tutto legale, ma ci saremmo attesi maggiore attenzione ai dipendenti da parte delle imprese», precisa ancora Bona che evidenzia il malumore tra gli operai.
Preoccupa non poco i sindacati e i lavoratori di Epta Costan la decisione unilaterale dell’azienda di ridurre l’orario di lavoro degli impiegati utilizzando i permessi individuali. Praticamente con l’estate l’azienda ha deciso di far restare a casa gli impiegati il venerdì pomeriggio.
«Su questo è opportuno un chiarimento», dicono le rsu, «perché questo tipo di azione va sempre concordata con i sindacati. Il contratto prevede 13 permessi annui retribuiti di otto ore».
Le rsu ribadiscono come «l’uso collettivo dei permessi è consentito esclusivamente previo esame congiunto tra la direzione la rsu da svolgersi entro il mese di settembre. Solo se esiste tale accordo, una quota dei permessi fino ad un massimo di cinque può essere utilizzata per un uso collettivo. I permessi sono individuali e ogni lavoratore ha diritto di usufruirne come e quando vuole, senza andare ad incidere sull’attività dell’impresa».
La scelta dell’azienda è quindi suonata molto strana ai sindacati che non ci stanno a subire questa decisione che va contro la normativa e pertanto invitano i dipendenti che «si trovassero costretti a usare permessi quando non lo desiderano a contattare le rsu per attivare una vertenza collettiva. —
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