Altra impresa per Jasmine Paolini, che arriva in conferenza con il sorriso di chi sabato affronterà una finale sul campo centrale di Wimbledon. Affronterà Barbora Krejcikova, che si è resa protagonista di un’inaspettata rimonta contro la campionessa del 2022, Elena Rybakina. Ecco le parole dell’azzurra ai microfoni dopo il match con Donna Vekic:
D. Oggi mi è sembrato di rivedere il film di Woody Allen “Match Point”, dove in una scena la pallina cammina sul nastro e può cadere di qua o di là. Tu credi nel destino? Se sì, perché ti sta succedendo tutta questa enormità di cose?
Jasmine Paolini: “Non lo so se credo nel destino. Credo che alla fine, quando scendi in campo, a volte in un punto puoi avere fortuna, un nastro, prendi una riga, però quello che conta è lottare su ogni palla altrimenti difficile vincere le partite però ci vedo poca fortuna. Oggi era veramente tanto equilibrato, quindi ci sta che un punto andato bene o andato male ti faccia vincere il match. Entrambe ci siamo meritate di arrivare a quel punto del match dove le cose erano veramente vicine. Poi se avessi perso, e il rischio c’era perché ero davvero in difficoltà probabilmente non starei nemmeno qui a parlare del nastro, della fortuna e del destino”
D. Adesso sei rilassata, ma all’inizio del match non lo sembravi così tanto.
Jasmine Paolini: “Oggi non ero così rilassata, facevo tanta fatica a muovermi più degli altri giorni. Il tetto era aperto, io ho giocato quasi tutto il torneo indoor, però sono sorpresa di come stavo affrontando quello che stava accadendo. Cerco di farlo con naturalezza, e godendo di ciò che viene, senza mettermi troppa pressione addosso, ricordandomi di essere grata di essere in questa posizione, perché per me è molto importante ricordarsi da dove si viene, quello che si è sognato e ci sono adesso quindi devo esserne felice”
D. La tattica di oggi? Ho visto che giocavi palle molto alte.
Jasmine Paolini: “All’inizio lei stava giocando veramente bene e serviva bene, facevo veramente tanta fatica. Cercavo di variare ma non era assolutamente facile perché sull’erba la palla ti arriva estremamente bassa e cambiare la traiettoria non è così semplice”
D. Come mai non abbiamo visto la Paolini dei turni precedenti? Oggi entravi in campo da favorita, ti ha bloccato questo?
Jasmine Paolini: “Lei mi ha messo in difficoltà col suo gioco, io servivo un po’ peggio, anzi assai peggio rispetto alla scorsa volta. Ma penso che lei abbia fatto un grandissimo match, dunque va riconosciuto che lei mi abbia messo in grossa difficoltà”
D. Tu hai già giocato una finale slam, ti sei tolta “la prima volta”. Come prepari quest’altra?
Jasmine Paolini: “Anche se ne ho già giocata una, la prossima rimane una finale slam. Cercherò di entrare in campo e fare una buona partita, di godermela, di divertirmi. Non sarà una passeggiata, siamo in finale, è normale che sia così. Cercherò di prepararla come un’altra partita, si scende in campo e si prova a lottare su ogni punto”
D. Volevo sapere come stai vivendo la routine in questi giorni?
Jasmine Paolini: “Quest’anno abbiamo preso la casa. Cose normali, nel day off ci si allena. Abbiamo avuto anche il piacere di avere uno chef che ci cucinasse”
D. Quando i match point se ne andavano, qual è la forza che ti spinge avanti?
Jasmine Paolini: “Può succedere. Nel primo ha servito bene lei, potevo almeno mettere in campo la risposta però i punti dopo lei ha giocato bene. Ero con l’acqua alla gola ma in qualche modo sono riuscita a nuotare. Poi ho avuto un altro match point dove non ho spinto, ero a favore di vento, cercavo di capire la palla sennò mi scappava lunga sicuramente, però se avessi perso oggi ci avrei pensato a quei match point. Alla fine, mi sono detta di spingere perché era la cosa giusta da fare”
D. Ci puoi spiegare come hai girato la partita? Perché sembrava che lei ce l’avesse in pugno.
Jasmine Paolini: “è stata durissima, nei game di servizio facevo fatica, lei li teneva facilmente. Alla fine, quando sono andata 5-4, ho detto magari un paio di errori li fa. Sono stata lì e mi sono ripetuta di spingere altrimenti spingeva lei, ed è andata bene da lì”
D. Tra tutte le cose belle che stai facendo, quale ti sembra davvero incredibile?
Jasmine Paolini: “Sinceramente tutte. Essere cinque al mondo mi sembra pazzesco. La finale a Parigi e questa sono cose che non mi aspettavo”
D. Quanto sei orgogliosa di far parte di questa generazione d’oro del tennis femminile italiano, la Pennetta, la Errani, la Vinci, la Schiavone? Quanto ti ispira questo?
Jasmine Paolini: “Sì, mi ispirano molto. Ma non voglio fare troppi paragoni perché sto scrivendo la mia storia, la mia carriera. Ma ricordo le finali del Grande Slam che hanno fatto. Penso che sia molto importante per la prossima generazione avere persone che possono fare grandi cose. Possono mostrarti che è possibile. Credo che sia davvero importante. Naturalmente sono grata a loro”
D. Pensi che l’erba sia la tua superficie migliore? Oltre al movimento, cosa ti permette di fare con il tuo gioco?
Jasmine Paolini: “Non lo so. Penso di poter colpire la palla molto, molto forte. Ma anche muoversi per me è importante. Sto cercando di chiederlo al mio allenatore. Penso che lui direbbe che posso giocare bene perché posso colpire la palla con forza”