Latitante napoletano arrestato giovedì 11 luglio mattina Chioggia dai carabinieri nel Nucleo investigativo di Napoli con il supporto dei militari della compagnia locale.
Ciro Oliviero, 48 anni, era riuscito a sfuggire al blitz di mercoledì 10 che ha portato all'arresto di 22 persone, azione volta a colpire il clan camorristico Mazzarella.
Secondo le testimonianze del pentito Salvatore Giuliano o’ russo, collaboratore di giustizia, Oliviero aveva un ruolo cruciale nel clan, gestendo la piazza di spaccio dei fratelli Morra. Oltre a ciò, si occupava della raccolta delle estorsioni presso parcheggiatori e prostitute del quartiere di Forcella. Era anche responsabile del trasporto della droga per rifornire le varie piazze.
Ciro Oliviero intratteneva stretti rapporti con Salvatore Barile per l’approvvigionamento di droga. Le attività illecite erano gestite da un ridotto numero di persone, prevalentemente membri della famiglia Giuliano.
La gestione comprendeva il controllo delle piazze di spaccio, le estorsioni e altre attività illegali.
"Qua non lavori più": secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Ciro Oliviero minacciava così le prostitute, donne straniere che esercitavano la loro attività nel centro storico di Napoli, nella zona da vico della Pace a via dei Tribunali.