Giovanni Toti resta ai domiciliari. Il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso presentato dai suoi legali di revocare gli arresti decretati lo scorso 7 maggio. L’avvocato Stefano Savi, legale del presidente della Regione Liguria, ha preannunciato il ricorso in Cassazione, dove si giocherà probabilmente una partita decisiva anche per il futuro politico della Regione.
Il giudice non ha accolto nemmeno le due proposte subordinate della difesa, l’obbligo di dimorare ad Ameglia o il divieto di dimorare a Genova, misure che probabilmente non avrebbero comunque consentito a Toti di tornare in carica come presidente della Liguria. Nel frattempo a guidare la giunta sarà sempre il presidente ad interim Alessandro Piana.
Giovanni Toti , attualmente sospeso dal suo incarico in Regione, è accusato di corruzione, corruzione elettorale, finanziamento illecito e falso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova risalente al 2019. Il governatore avrebbe ricevuto contributi pubblici (regolarmente dichiarati) dall’imprenditore Aldo Spinelli in cambio di aiuti per le concessioni relative al porto di Genova.
La difesa del governatore aveva prodotto un lungo e articolato parere di Sabino Cassese, giudice emerito della Consulta, uno dei più grandi giuristi italiani, peraltro indicato come possibile candidato al Quirinale durante le trattative del 2022.
Cassese, nel parere, aveva parlato di provvedimento, “palesemente incostituzionale”. L’eminente giurista, sulla base di alcune pronunce della Consulta la 230 del 2021, la 206 del 1999 e la 183 del 1981, lette in combinato disposto con gli artt. 97 (relativamente al principio di buon andamento della pubblica amministrazione), 48 (sulla limitazione dell’elettorato, in questo caso passivo), 51 (sul principio di pari opportunità alle cariche elettive) e 27 (sul principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva) della Costituzione -, aveva ritenuto che il Tribunale non avesse debitamente bilanciato, all’interno della nota vicenda, i differenti interessi contrapposti.
Cassese(che ha ricevuto strali dai giornali di sinistra) aveva posto l’accento sul provvedimento cautelare definendolo, “sproporzionato e in contrasto con la Costituzione”, invitando di fatto la difesa a porre una questione incidentale dinanzi alla Consulta.
E’ presumibile che ci vorrà settembre per conoscere la decisione della Cassazione sul provvedimento che la difesa di Giovanni Toti impugnerà. Un appuntamento che chiarirà probabilmente anche le possibili scelte di Toti, che comunque non si ricandiderà alle regionali fissate tra poco più di un anno.
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