[4] Elena Rybakina b. [17] Anna Kalinskaya 6-3 3-0
Alla ricerca di un posto nei quarti di finale di Wimbledon si affrontano la testa di serie numero 4 e la testa di serie numero 17. Sono nate a sette mesi di distanza nella stessa città, eppure per l’ufficialità del tennis non si tratta di un derby.
La n. 17 Anna Kalinskaya è nata a Mosca il 2 dicembre 1998, la n. 4 Elena Rybakina è nata a Mosca il 17 giugno 1999, ma oggi gioca per il Kazakhistan. I precedenti, tutti del 2023, dicono 2-1 per Rybakina. Anna ha vinto sulla terra di Madrid, Elena sul cemento di Miami e sulla terra di Roma, anche se in realtà quest’ultimo match è durato solo 7 game, visto che Kalinskaya si era dovuta ritirare per un infortunio alla gamba (e poi era tornata a competere solo allo US Open).
Anche questa sfida purtroppo non viene portata a termine perché Kalinskaya è costretta a ritirarsi, con il punteggio di 6-3 3-0 in favore della kazaka. L’ex campionessa di Wimbledon Rybakina avanza quindi ai quarti, dove affronterà l’ucraina Elina Svitolina che ha superato in meno di un’ora (6-2 6-1) la 22enne cinese Xinyu Wang.
Queste le parole a fine match della kazaka: “Non è mai bello vincere così, e poi so che Anna ha spesso avuto infortuni. Un peccato”. E sulla sua battuta: “Sì, oggi direi che ho servito bene”.
Anche se in mattinata non ha piovuto, gli organizzatori non voglio correre rischI. si gioca sul Centre Court con il tetto chiuso.
Con Sinner spettatore nell’angolo di Kalinskaya, apre alla battuta Rybakina, ma inizia male. Non le entrano le prime, e sulle seconde Kalinskaya vince tutti gli scambi: 0-40. A questo punto Elena azzecca finalmente una prima, ma regala il break a zero con un attacco in corridoio. Anna consolida il vantaggio tenendo il suo turno di servizio: 2-0.
Poi la regola dei servizi comanda fino al sesto game, quando improvvisamente Rybakina infila una serie di risposte efficacissime: prende il comando degli scambi e li vince conquistando l’occasione del break. Break che ottiene con una risposta fulminante, direttamente vincente: 3 pari. Rybakina è letteralmente “on fire”: piazza due ace e vince di slancio il game del 4-3, dopo un parziale di 8 punti a zero.
A questo punto Anna chiede l’intervento della fiosioterapista, sembra per un problema al braccio destro. Medical TIme Out. Alla ripresa continua la serie di punti per Elena: altro break a zero e set rovesciato. Ora a Elena basterebbe tenere la battuta per conquistare il set, ma l’operazione non si rivela poi così banale: ci riesce ai vantaggi, nel game più lungo del set, dopo avere salvato (con una ace) anche una palla break. E’ un eccezionale rovescio lungolinea in uscita dal servizio il colpo che le regala il set. Dal 3-2 Kalinskaya, Rybakina ha alzato il livello e vinto 4 game consecutivi. 37 minuti di gioco.
Si comincia sulla falsariga del finale di primo set: Rybakina spinge con più sicurezza, la sua palla viaggia con maggiore incisività e profondità, e il punteggio non fa che registrare la differenza. Con Kalinskaya al servizio, Elena continua a pressare da fondo e, quando è necessario, va a rete a chiudere gli scambi. Arrivano le palle break e alla seconda occasione è un doppio fallo di Anna a proseguire la serie di Rybakina: 6-3, 1-0 e servizio, tutto a suo favore.
Il doppio fallo sembra segnare il morale di Kalinskaya, e ci si chiede anche come stia il suo braccio dopo la richiesta di MTO. Secondo game: Kalinskaya prova a reagire, conquista anche una palla break che, come al solito, Rybakina annulla con un ace, salendo 2-0. Quando però nel terzo game Kalinskaya subisce il secondo break e il parziale di game consecutivi sale a sette (3-0 Rybakina), Anna decide che è il momento di fermarsi: si ritira lasciando via libera alla testa di serie numero 4.
Sicuramente nella seconda parte di primo set Rybakina ha cominciato a giocare meglio, ma alla luce del ritiro di Kalinskaya potrebbe anche avere senso invertire causa ed effetto, e quindi considerare l’infortunio come l’elemento decisivo del match. A questi livelli basta un filo meno di potenza nello scambio che l’avversaria conquista il comando delle operazioni e fa la differenza. Possiamo se non altro valutare la qualità della battuta di Rybakina: dopo il break a zero subito in apertura di match, ha registrato il colpo servendo piuttosto bene, e sfoderando sempre degli ace in occasione delle palle break.
Saldo vincenti/errori non forzati: Rybakina +13 (25/12) Kalinskaya zero (9/9).
Punti vinti sulla prima di servizio: Rybakina 86%, Kalinskaya 40%.
Punti vinti sulla seconda di servizio: Rybakina 35%, Kalinskaya 40%