Dal Trentino-Alto Adige al Friuli-Venezia Giulia, ecco dieci destinazioni per conoscere luoghi un po’ più defilati di montagne famosissime: le Dolomiti
L'articolo Dolomiti segrete: dieci tappe per scoprirle quest’estate proviene da Il Fatto Quotidiano.
Da abeti e prati, spuntano improvvisamente dei muraglioni rocciosi e scoscesi; qua una cima seghettata, là un’esile e aguzza torretta. Dentro di noi sentiamo uno strano rimescolio: eh sì, il cuore non tradisce, siamo davanti allo spettacolo maestoso e magnetico dei Monti Pallidi, che dal Trentino-Alto Adige si spingono fino in Friuli-Venezia Giulia, toccando il Veneto e un piccolo cantuccio austriaco, in Tirolo. Panorami mozzafiato, fitti boschi di conifere, laghi e laghetti dove si specchiano vette e nuvole e tuffarsi per un bagno rigenerante, spa hotel dove coccolarsi, rocce che all’alba e al tramonto si tingono di rosa, arancio e viola facendo sciogliere il cuore… Che dire, non resta allora che mettersi in marcia, l’avventura comincia!
Trentino-Alto Adige
Bressanone (BZ). Immaginate di svegliarvi con il dolce suono delle onde che lambiscono la riva di un lago privato, circondato da una natura incontaminata e maestosa. Immaginate di respirare l’aria pura di montagna, mentre lo sguardo si perde tra le vette imponenti dell’Alto Adige. Questo sogno diventa realtà al Seehof Nature Retreat, un’oasi di pace e benessere a Naz-Sciaves, a una manciata di chilometri da Bressanone: un luogo dove ritrovare se stessi, sfuggire all’afa cittadina e ricaricare le batterie per un weekend lontano dalla routine, immersi tra i meleti e coccolati da un’ospitalità impeccabile. La padrona di casa, Tamaris, accoglie i suoi ospiti come fossero amici e offre loro un soggiorno da sogno. Questo rifugio di lusso, riservato esclusivamente agli adulti, è è un vero e proprio tempio del relax, dove rigenerare corpo e mente, dove la natura incontra il design moderno e accogliente: c’è la spa, ci sono le meditazioni con le campane tibetane, le lezioni di yoga e le Sky Suite con una vista impareggiabile sul panorama circostante. La cucina del ristorante “con vista” è un viaggio nei sapori autentici dell’Alto Adige, con piatti preparati con ingredienti locali e di stagione. Poi, grazie alla Brixen Card inclusa nella tariffa, si può prendere la cabinovia del Plose e raggiungere la cima della montagna che sovrasta Bressanone con una piacevole passeggiata tra prati e un percorso Kneipp naturale fino al rifugio Rossalm. Oppure si può prendere il sentiero dei meleti che passa proprio davanti all’hotel e avventurarsi a piedi fino all’antica abbazia di Novacella e poi ancora lungo l’Isonzo per arrivare davanti al duomo di Bressanone.
Bulla (BZ). Se tutti conoscono Ortisei – la perla della Val Gardena, rinomato centro di intaglio del legno – non tutti conoscono la piccola frazione di Bulla, a breve distanza. Tranquillo borgo di appena 150 abitanti, a 1480 m di altezza, Bulla regala una bellissima vista su Ortisei e sul monte Seceda. Già per questo merita la gita, ma pure per destinazioni come il monte Bullaccia (2176 m), il Giro dei vecchi mulini (circa 2 ore), nella Gola di Bulla, o la visita del roseto Uhrerhof (presso l’hotel Uhrerhof), il più alto d’Europa con i suoi 1500 m: una coinvolgente full immersion tra i colori e i profumi di oltre 6000 rosai a cespuglio, alberello o rampicanti, affidati alle cure della proprietaria, Lotte Zemmer. Il fiore più raro? La bianco-rosata rosa “Dolomiti”, battezzata qui nel 2011.
Tires (BZ). Situato a circa 1000 m, è il centro principale della valle omonima, posta a sud della val Gardena. Circondato da prati e boschi, offre la bellissima vista del Catinaccio con le Torri del Vajolet e fantastiche escursioni tra cui quella, non particolarmente impegnativa, al laghetto Wuhnleger (1402 m, nel Parco Sciliar-Catinaccio), popolato di libellule, rospi e salamandre. Ma le sue acque limpide sono anche uno specchio straordinario dove si riflette il Catinaccio. Al tramonto, quando la montagna si tinge di rosa per il fenomeno dell’enrosadira, lo spettacolo si fa indimenticabile.
Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino (TN). Il punto di partenza è Malga Valles, sulla strada verso il passo Valles, in un’area poco battuta del parco; l’arrivo è il lago Juribrutto, che si raggiunge con un sentiero non impegnativo che attraversa pascoli dove cresce il pino cembro, boschi e alpeggi. Nel punto più elevato del tragitto si gode l’imperdibile vista sulle Pale di San Martino e sul Focobòn. Il lago di Juribrutto, che a dispetto del nome è bellissimo, è preceduto da tre laghetti più piccoli. Tutto intorno, dei massi piatti invitano il viandante a sedersi, e a diventare tutt’uno con la bellezza e la quiete circostanti.
Rango (TN). Questa frazione di Bleggio Superiore, situata a 800 m, ha mantenuto la sua vecchia struttura con case addossate collegate da portici e cortili, e si è meritata l’inserimento tra i Borghi più belli d’Italia. Da lì si raggiunge in auto il Passo Durone (1039 m), dove si imbocca il sentiero che porta alla Malga Stabio, immersa tra i pascoli e con bei panorami sulle cime del Carè Alto e della Presanella. Ma per godere dello spettacolo con la S maiuscola bisogna affrontare l’arduo sentiero che conduce alla Cima Sèra (1911 m). Qui giunti, la vista spazia dalle Prealpi Trentine alle Dolomiti di Brenta e ai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella. Farà piacere sapere che tornati a Malga Stabio si potrà approfittare dei suoi squisiti spuntini!
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