PAVIA. Partono con una grande opera i festeggiamenti per i cento anni del Coro Verdi di Pavia. Domani (domenica) sera in piazza del Carmine andrà in scena la Cavalleria Rusticana di Mascagni, forse il più conosciuto tra i componimenti del musicista livornese.
L’opera sarà messa in scena con coro, orchestra e solisti all’interno del Festival del Carmine e in collaborazione con la corale MusiCuMozart di Nerviano. L’esibizione di domani anticipa un altro grande concerto che si svolgerà all’inizio di ottobre al teatro Fraschini: sarà questo il culmine dei festeggiamenti organizzati per celebrare il primo secolo di vita della storica corale lirica pavese.
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Il Coro Giuseppe Verdi, infatti, è stato fondato nell’ottobre del 1924 in un caffè di Via Volturno. Ideato dal maestro Achille Pietra e nato all’inizio come collettivo esclusivamente maschile, l’ensemble diventa ben presto la “massa corale” del Fraschini, e tale resta sino alla chiusura per restauri del teatro di Pavia nell’85.
Alla morte del fondatore subentra alla direzione il maestro Primo Casale, a cui fa seguito il maestro Giannino Zecca. Fu proprio lui, rimasto alla direzione della Verdi per oltre 40 anni, a dargli l’impronta definitiva, sia per l’interpretazione lirica sia per quella sacra. E fu sempre grazie al maestro Zecca se la corale si aprì alla sezione femminile, agli inizi degli anni Sessanta. Nel 1989 eredita la direzione artistica il maestro Enzo Consogno, e sotto la sua guida la vocalità del coro acquisisce una sempre maggiore duttilità e forza interpretativa. Nel novembre del 2019 gli succede il direttore Luca Pavanati, a cui subentra nell’aprile dell’anno scorso il maestro, attuale direttore artistico del Coro Verdi che oggi è composto da Yutaka Tabata.
Al musicista giapponese si affianca anche il maestro Carlo Roman, attuale direttore artistico.
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Saranno proprio i cantanti dello storico coro pavese, unitamente anche ai coristi del coro MusiCuMozart di Nerviano, i protagonisti di Cavalleria Rusticana, un’opera dove la parte corale è molto importante. È proprio il coro, infatti, che rappresenta la comunità del villaggio siciliano in cui si svolge la messa in scena, contribuendo a creare l'atmosfera e a far avanzare la trama insieme alle arie cantate dai solisti.
D'altronde nel corso degli anni l’attività artistica della storica corale pavese è andata ampliandosi: ora spazia dai concerti lirici e operistici fino alle rappresentazioni teatrali e di musica sacra, senza tralasciare anche i canti popolari.
In cento anni di storia il Coro Verdi di Pavia ha partecipato a eventi importanti sia in Italia che all’estero, tra cui concerti in Francia, Ungheria, Lussemburgo e Svizzera. Tantissime sono state le collaborazioni con artisti e teatri di primo livello: su tutti si può ricordare il sodalizio con l’Accademia di ballo del teatro alla Scala di Milano. Il programma prevede l’apertura del sipario domani alle ore 21 (ingresso a offerta). In caso di pioggia il concerto si svolgerà all’interno della chiesa del Carmine e non in piazza.