ZARA Non gli sono bastati trent’anni di esperienza come skipper per evitare un incidente che poteva finire in tragedia. Nei giorni scorsi - ma la notizia è stata diffusa solo ieri - un lussuoso yacht si è schiantato e incagliato in una di quelle gabbie galleggianti che vengono utilizzate negli impianti di acquacoltura. Fortunatamente non si è registrato nessun ferito né sono stati segnalati danni ambientali.
Il comandante della imbarcazione, pare residente nell’isola di Eso (Iž), nell’arcipelago di Zara, si sarebbe distratto mentre era al timone del natante. L’incidente è successo di notte nelle acque del citato arcipelago. La struttura danneggiata appartiene alla Cromaris, l’azienda zaratina leader in Croazia per la produzione di pesci d’allevamento con una attività che include orate, branzini, ricciole e dentici. È stata la stessa Cromaris a diffondere un comunicato in merito all’incidente. L’azienda ha fatto sapere che lo yacht è rimasto ingabbiato (è proprio il caso di dirlo) nell’impianto situato nei pressi dell’isolotto di Košara, a sud-ovest dell’isola di Pasman e a poche miglia di distanza dall’arcipelago delle Incoronate.
Si tratta dell’impianto di maggiori dimensioni di Cromaris, che ne possiede complessivamente sette, dei quali sei situati nello Zaratino e uno in Istria. «Il natante è entrato nell’area di nostra concessione, un braccio di mare regolarmente segnalato nelle carte nautiche e illuminato la notte. Nessuno è per fortuna rimasto ferito, né c’è stato alcuno sversamento in mare di idrocarburi, mentre la stima dei danni è ancora in corso. I risultati si dovrebbero avere tra una settimana. Il sopralluogo è stato espletato dalla Capitaneria di porto di Zara», scrive Cromaris.
Nel comunicato si rileva che al momento dell’episodio all’interno della struttura si trovava di turno una squadra di dipendenti di Cromaris che, dopo l’impatto, si sono impegnati – per quanto possibile – a riparare la struttura, trasferire altrove i pesci e riportare l’imbarcazione in mare aperto.
Quello di Košara non è l’unico episodio di questo genere: agli inizi di ottobre dell’anno scorso, un motoscafo era finito per impigliarsi nella gabbia dell’impianto di Cromaris nella piccola isola di Bisaccia (Bisaga), mentre l’anno prima si era verificata la stessa situazione con un’imbarcazione nei pressi dell’Isola Lunga. In entrambi i casi non c’erano stati danni alle persone, né all’ambiente marino. Danni ingenti invece alle strutture. La produzione annua di pesce bianco dell’impresa zaratina tocca le 12 mila e 500 tonnellate, con una considerevole parte che viene piazzata sul mercato italiano. —
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