Non pagava la corrente da undici anni, ma il suo furto è stato scoperto dai carabinieri e dall’Enel.
Ora oltre a dover saldare un arretrato cospicuo, è stato anche denunciato, e dovrà vedersela con la giustizia.
La scoperta risale ai giorni scorsi quando i carabinieri si sono presentati nell’abitazione segnalata, insieme ai tecnici dell’Enel.
Hanno bussato alla porta e ci hanno messo poco ad individuare l’allacciamento abusivo alla colonnina, che consentiva all’inquilino, un quarantacinquenne, di non pagare la corrente elettrica all’Enel.
Alla fine il conto è arrivato addirittura a quattro mila euro: dal 2013 non pagava una bolletta.
Non è un caso isolato quello scoperto nei giorni scorsi a Castelfranco.
Poche settimane fa i militari dell’Arma hanno scoperto un allacciamento abusivo anche a Vittorio Veneto, la corrente per altro in quel caso veniva utilizzata per coltivare marijuana in soffitta.
Un altro caso, in precedenza era emerso a Spresiano in via Calessani. Una nomade ha raggiunto addirittura il record di un furto da 30 mila euro.
La donna è finita a processo con l’accusa di essersi allacciato abusivamente ad un cavo predisposto dall’Enel per un’eventuale fornitura di energia elettrica, e così avrebbe rubato la corrente per cinque anni, fino a quando i tecnici dell’Enel, riscontrarono l’allacciamento abusivo e lo interruppero, denunciandolo.
Per questo motivo una donna D.D.S., 48 anni, è finita a processo con l’accusa di furto aggravato.
Un reato che può portare ad una condanna da due a sei anni e ad una multa da 927 euro a millecinquecento.