Sono 14 i milioni assegnati a 238 istituti del Veneto per dare applicazione al Piano Estate.
Di questi, 3.293.719 euro andranno alle 52 scuole del Padovano – 22 in città e 30 in provincia – che avevano presentato la domanda.
Con le risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione, spiega l’Ufficio Scolastico Regionale, le scuole proporranno agli studenti nei mesi estivi sport musica, teatro e svolgimento dei compiti.
Il piano è biennale, quindi i fondi potranno essere usati sia a luglio e agosto, che anche la prossima estate.
Tra gli aderenti ci sono sia scuole superiori che istituti comprensivi che hanno competenza sulle scuole dell’infanzia, primarie e medie inferiori.
Risorse garantite anche alle scuole paritarie tra cui il Barbarigo, la primaria Sacro Cuore e la Poloni di Monselice.
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Le cifre stanziate variano dai 40 mila agli 80.000 euro per scuola. Qualche esempio: al liceo artistico Pietro Selvatico, guidato dal preside Enrico Ghion, che è anche coordinatore di tutti i dirigenti delle scuole superiori, sono stati assegnati 45.960 euro.
Allo scientifico Enrico Fermi 79.980 euro, all’istituto tecnico Pietro Scalcerle 79.920, al Severi 79.980, al Ruzza 78.780.
Tra gli istituti comprensivi, 78.780 euro al Secondo Ic, 51.985 al Terzo e 79.920 all’Undicesimo.
Erogati, inoltre, 13.320 euro alla scuola Waldorf Steiner.
Non solo: stanziate risorse anche ai due Ic che dal prossimo settembre non saranno più operativi in base al nuovo dimensionamento, ovvero al Quarto (all’Arcella) e al Dodicesimo “Don Bosco” (Armistizio).
A questi due andranno, rispettivamente, 48.420 e 51.705 euro, che saranno dirottati ai nuovi istituti comprensivi limitrofi che ne hanno ereditato la competenza.
Ma in quale periodo e che tipo di attività si faranno nelle scuole destinatarie dei fondi specifici del ministero dell’Istruzione e del Merito? «Nella mia scuola le attività partiranno dal primo settembre, giorno in cui inizia per i docenti l’anno scolastico 2024-2025» spiega la preside dell’Undicesimo Ic Concetta Ferrara «in programma non ci saranno solo lezioni di potenziamento per la matematica e le altre materie scientifiche dei gruppi Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e Steam (scienza, tecnologia, ingegneria, arti e matematica), ma anche tante attività per rafforzare le competenze di base per quanto riguarda la musica come coro polifonico, musical, avviamento alla pratica strumentale a partire dalla primaria nonché ballo moderno. Con i soldi stanziati possiamo assumere, naturalmente a tempo determinato, eventuali docenti esterni e acquistare gli strumenti e le attrezzature necessari».
Il Piano Estate, che tra città e provincia ha trovato l’adesione di una scuola su due, viene giudicato positivamente sia dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Natale che dall’assessora comunale all’Istruzione Cristina Piva, che ha la competenza sulle scuole dell’obbligo in città. «Il progetto va apprezzato sia a livello concettuale che sul piano operativo» osserva Roberto Natale «è un’iniziativa interessante che va colmare un vuoto scolastico di tre mesi consecutivi».
Soddisfatta, ma con alcuni distinguo, anche Cristina Piva: «Il Piano Estate è partito in ritardo, ma l’idea è buona» dice l’assessora «speriamo che in futuro diventi una scelta strutturale in grado di coinvolgere i ragazzi per tutti i mesi estivi. Innanzitutto, con i fondi già assegnati, spero che le attività approvate possano essere effettuate il prima possibile, a seconda delle possibilità organizzative. Quello delle scuole chiuse per tre mesi consecutivi è un problema antico. L’Italia è l’unico Paese europeo che ha vacanze scolastiche estive così lunghe. Senza contare che è anche giusto andare incontro ai bisogni delle famiglie, a partire da quelle che non possono permettersi di iscrivere i figli ai centri estivi».