UDINE. L’intero Friuli e la regione oggi, giovedì 4 luglio, si stringeranno alla famiglia dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, 56 anni, deceduto dopo essere stato picchiato per aver tentato di sedare una rissa provando a soccorrere un giovane che stava chiedendo aiuto.
È il giorno del cordoglio. Nel pomeriggio, in sala Ajace, dalle 17.30 alle 19.30, sarà esposta la bara. D’intesa con la famiglia, il Comune ha organizzato l’ultimo silenzioso abbraccio della città. I familiari dell’imprenditore nipponico sono chiusi nel loro dolore.
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«È sicuramente una piccola consolazione, anche se in questo momento stiamo soffrendo moltissimo – le parole di Shuhei Tominaga, fratello minore di Shimpei –. Adesso la nostra unica speranza è poter riportare mio fratello, prima possibile, in Giappone».
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Sempre giovedì 4 luglio, in occasione del commiato della città a Shimpei Tominaga, il comitato di Borgo Poscolle darà un forte e significativo segnale di vicinanza e affetto nei confronti della famiglia. Tutte le luci delle attività, infatti, saranno spente per 10 minuti, a partire dalle 17.30. «In un momento di grande dispersione da parte delle istituzioni – scrive il comitato in una nota –, dare un segno di coesione da parte di tutti noi, attività ed esercizi che per lo più conoscevano bene Shimpei, vuole essere un chiaro segno di vicinanza alla famiglia e anche alla cittadinanza tutta, che assiste da lungo tempo a un torpore cittadino che mal si concilia con l’immagine della nostra Udine florida, vitale, positiva e sicura».
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Dopo il cordoglio l’attenzione si sposterà sul problema della sicurezza. Lunedì 8 luglio, la seduta del Consiglio comunale straordinario, all’ordine del giorno avrà l’approvazione del nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana e la mozione presentata dall’opposizione di centrodestra. Lunedì, alle 18.30, inoltre, un corteo silenzioso organizzato dal Comitato Udine futura sfilerà lungo le vie del centro.
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I partecipanti al corteo partiranno da piazzale XXVI Luglio per proseguire lungo le vie Marangoni, Poscolle e vicolo Raddi, dove abitava Tominaga. Qui, davanti alla sua casa, saranno deposti mazzi di fiori bianchi nel rispetto della tradizione giapponese.
Il corteo riprenderà la marcia in via Canciani, piazza San Giacomo e piazzetta Belloni per giungere sotto il municipio. Intanto, Samuele Battistella, il diciannovenne di Mareno di Piave che ha sferrato il violento pugno in faccia a Tominaga, ha chiesto di rimanere in carcere.
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«Non voglio – ha detto Battistella –, dare ulteriore dolore alla mia famiglia, alla quale sono molto legato». Il giovane, accusato di omicidio preterintenzionale, ha rifiutato, dunque, gli arresti domiciliari. «Mercoledì 3 luglio – ha spiegato l’avvocato Tino Maccarrone, difensore di Battistella e del suo coetaneo Daniele Wedam, residente a Conegliano – mi sono recato in Procura per cercare di reperire i filmati delle telecamere di videosorveglianza ma c’è un problema tecnico a causa del quale la Procura, così mi è stato detto, non riesce a mettere ancora a disposizione i video. Sono stato anche a trovare i ragazzi, che sono molto scossi. I loro occhi parlano chiaro. Nuotano in un mare che non conoscono. Ho portato in carcere una trentina di frame cercando di ricostruire con loro quella notte ma Battistella ricorda davvero poco. La cosa fondamentale, ora – conclude il legale –, è ascoltare il sonoro e in particolare capire cosa ha scatenato il mio assistito, che poi si è avventato sul povero Tominaga».