Mark Canvendish è nella storia del Tour de France. Cannonball si prende a Saint-Vulbas la vittoria numero 35 in Francia, diventando così il corridore più vincente della Grande Boucle staccando una leggenda come Eddy Merckx. Non era facile, ma è riuscito a prendere lo spazio giusto, sprigionando i suoi cavalli come una volta e battendo Jasper Philipsen (Alpecin-Deceunick) ed Alexander Kristoff (Uno-X Cycling).
Un record cercato e trovato, tanto da allungare la propria carriera di un altro anno dopo il bruciante ritiro di un anno fa. Di un corridore rispettato da tutti, tanto da essere abbracciato dai suoi avversari dopo il traguardo, in primis il re delle volate Philipsen, e venendo più volte interrotto durante le interviste di rito.
“Non ci credo, sono incredulo – afferma ai microfoni dei giornalisti – Astana ha fatto grande scommessa su questa vittoria, per venire qui e vincere questa tappa. Abbiamo dimostrato che sappiamo cosa sia il Tour, abbiamo fatto esattamente quello che volevamo, costruito e scelto la squadra in funzione di questo. Ed era proprio questa la giornata su cui puntavamo“.
I suoi primi giorni non sono stati semplici, ma questa vittoria vale tutta la fatica precedente: “Di solito ci vogliono giorni per ritrovarsi così staccati, ma so come poter preparare un Tour, sono 15 ormai. Non mi piace avere brutte giornate, ma sapevo che ci sarebbero state opportunità. I ragazzi hanno fatto quello che volevamo fare. La forza mentale è importante, soprattutto quando non sei più il più forte col fisico. La vittoria di oggi è qualcosa di unico“.