“Joe Biden deve guardare con realismo alle elezioni. La Francia e il Regno Unito mostrano perché. Se Biden resta e Trump vince, i democratici rimpiangeranno di non aver riflettuto più attentamente in questo momento”. La tesi è del Washington Post che in un editoriale collega la situazione in cui si trova il presidente Usa in carica a quella di Emmanuel Macron, “umiliato” al primo turno delle elezioni legislative. E a Rishi Sunak, premier britannico che “certamente sarà sconfitto giovedì” nel voto in arrivo.
Dopo il New York Times, un altro quotidiano di rilievo assoluto si rivolge al presidente. “I tre leader occidentali hanno fatto grandi scommesse, sopravvalutando le loro capacità politiche. E sottostimando il voto di protesta contro chi è in carica”, si legge ancora nell’editoriale. Macron ha “giocato d’azzardo” convocando le elezioni anticipate. E Sunak aveva “fino al prossimo anno per convocare le elezioni, invece ha scelto il 4 luglio”.
Un passaggio speciale merita Biden, dopo la clamorosa débacle nel big match faccia televisivo con Donald Trump. La sua scommessa – scrive il Post – è stata quella di “chiedere il dibattito presidenziale in una data anticipata” con il suo team che “immaginava che il faccia a faccia con Donald Trump gli avrebbe dato l’opportunità di sedare i timori sulla sua età e energia. Mettendo l’accento sul contrasto tra i due candidati”.
L’editoriale ricorda che gli ultimi sondaggi mostrano che dopo il dibattito è salita dal 65% al 72% la quota degli elettori che pensa che Biden “non abbia la salute mentale e cognitiva per essere presidente”. E il 60% pensa che debba essere sostituito. “Per vincere dovrebbe convincere milioni di persone che ora pensano che non sia idoneo alla presidenza a votare per lui. Quello che sta succedendo in Francia e Regno Unito mostra che non è facile come lui pensa. E invece di fare i conti con questa dura verità, la famiglia Biden pare stia dando la colpa allo staff”.
L’editoriale del Washington Post si chiude con una critica alla campagna di di Biden e ai vertici dem. “Biden dovrebbe rilasciare interviste e fare conferenze, invece ha un programma leggero. Che non fa altro che confermare chi dice che è in grado di funzionare tra le 10 e le 16 per un lavoro che richiede attenzione 24 ore su 24.”.
Anche Nancy Pelosi sottolinea che è “più che legittimo” sollevare domande sulle capacità di Joe Biden si svolgere il lavoro da presidente dopo il dibattito della settimana scorsa. “È stato un episodio o siamo di fronte ad una condizione?”, ha detto l’ex Speaker della Camera democratica. “Mi fido di lui – ha detto – ma è essenziale che rilasci interviste per dimostrare di poter parlare a braccio”. Pelosi poi ha detto di non aver parlato con Biden dopo il dibattito, ma di essere stata in contatto con le persone a lui vicine.
L'articolo Salute di Biden, il pressing del Washington Post sui dem: “Serve realismo o ve ne pentirete” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.