Questa mattina, martedì 2 luglio, alla presenza dell’assessore con delega alle Politiche della Sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo, del comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'armamento del IV distretto di Opicina.
Erano presenti anche il commissario aggiunto, Maria Serena Scomersich. responsabile della polizia di prossimità e il vice commissario Fabio Sgambati, responsabile del IV Distretto di Opicina,
«Procede senza intoppi la roadmap per la graduale adozione dell'arma della Polizia Locale, il 4° Distretto di Opicina è il primo dei 4 Distretti territoriali ad essere armato. Oggi vogliamo illustrare l'armamento dei nove operatori di questa struttura, iniziato ai primi di giugno e conclusosi il 10 giugno» ha esordito l'assessore con delega alle Politiche della Sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo.
«Il distretto di Opicina gestisce un territorio ampio, Basovizza, Santa Croce, Gropada e Prosecco ma si occupa anche di Barcola, Gretta, Cologna-Scorcola. Finora i nuclei armati erano solo quelli specialistici, il Nucleo di Polizia Giudiziaria, il Nucleo Contrasto Violenza Stalking e Abusi, il Nucleo Interventi Speciali, il Nucleo Tecnologie Stradali, i Nuclei Specialistici (Polizia Commerciale – Ambientale – Edilizia), il Nucleo Falso Documentale e il Nucleo Informativo», ha detto l'assessore con delega alle Politiche della Sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo.
«Il IV distretto è un presidio territoriale abbastanza autonomo, rispetto alle strutture territoriali presenti nel contesto cittadino, con delle sue specificità e per questo motivo è stato scelto come primo distretto ad essere armato», ha detto il comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi.
«Questo distretto proprio per la sua collocazione - ha continuato Walter Milocchi - ha preso parte negli ultimi tempi a un'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale e con la Polizia di Frontiera, sui transiti irregolari sospetti sull'Altipiano»
Il processo di adozione dell'arma nella Polizia Locale di Trieste ha richiesto passi precisi e cadenzati nel tempo, una “roadmap” che ha fissato le azioni strutturali da intraprendere per creare spazi adeguati di custodia, la verifica dei requisiti psico-fisici degli operatori, l'iter di abilitazione del personale all'uso dell'arma, la formazione degli operatori dal maneggio dell'arma alle regole d'ingaggio, l'individuazione degli armieri (6 Sottufficiali esperti e formati all'uopo, in seno al Corpo)1, l'adozione graduale dell'arma alle singole strutture.
Come ogni tabella di marcia i tempi sono fondamentali: il processo dell'adozione dell'arma è entrato nel vivo nel 2022 e gli step intermedi sono stati finora rispettati. il termine e la conclusione del percorso – ossia tutti gli operatori di PL in servizio con la pistola – è il 31 dicembre 2024.
In tutto la Polizia Locale ha acquistato 160 “Glock 17 semiauto Gen 5”, una pistola versatile che consente comunque di personalizzare facilmente la presa offrendo all'operatore una trazione sicura del carrello anche con la mano bagnata o sudata.