Il lunedì di battesimo di Wimbledon non ci ha restituito solo un buon Sinner e un fiducioso Berrettini, ma anche un esordio di assoluto livello da parte del campione in carica Carlos Alcaraz. Che ha faticato in realtà più del previsto contro l’estone Mark Lajal, esordiente a livello Slam e di certo non conosciuto chissà quanto. “Giocare contro un avversario che non conosci bene aggiunge un po’ di difficoltà“, spiega lo spagnolo, “ma ciò che è difficile è iniziare il torneo. Il primo incontro, i primi turni sono difficili perché devi abituarti alle condizioni. Lui ha giocato molto calmo, senza niente da perdere, ed è difficile contro questi avversari“.
Rimane in ogni caso una vittoria in tre set, in un incontro comunque condotto dall’inizio alla fine, e che ha visto il n.3 al mondo uscire soddisfatto e rilassato. E negli Slam tenere i nervi saldi prima, durante e dopo può essere fondamentale. E ognuno ha le sue abitudini, le sue scaramanzie, Carlitos compreso: “Ogni volta che posso, provo a giocare a golf. Mi aiuta molto a staccare la mente, a non pensare alla partita il giorno prima. Il solo respirare l’atmosfera che il golf ti porta é un qualcosa di bello. Si tratta di uno sport che io adoro giocare. Mi aiuta molto a stare calmo, a non pensare al tennis. E ogni volta che posso vado“.
D’altronde il golf si gioca su erba, superficie che ha già portato enormi gioie, nonostante le poche partite giocate e la giovane età, a Carlitos. Che esplora in profondità il suo rapporto sull’erba anche rispetto alle altre superfici: “Mi sto godendo ogni partita sull’erba. Anche lo scorso anno, o nel 2022, mi é sempre piaciuto giocare qui. Penso sia una superficie dove posso applicare il mio stile. Amo questo gioco sull’erba, giocando ottimi colpi e cercando di andare a rete il più possibile. Adoro e mi piace questo gioco, questo stile. Ho fatto un gran torneo e ottenuto grandi cose sull’erba. Certo, non ho giocato molte partite, ma ogni volta che entro in campo, mi piace il mio gioco su erba“.
E, questo è poco ma sicuro, piace che anche ai fan che si spellano le mani praticamente ad ogni sua partita. Piacerà probabilmente un po’ meno agli avversari, vista la striscia positiva dello spagnolo a Wimbledon. Che sembra ben lungi dal terminare.