Una scommessa vinta, quella di Rachele Campagnol, campionessa di pattinaggio a rotelle con 20 anni di carriera e 35 titoli, che subito dopo la pandemia si è ritirata dall’agonismo per lanciarsi in una sfida ancora più ambiziosa: portare il pattinaggio artistico a Murano, l’isola in cui è nata e cresciuta. «Ed è andata bene» commenta alla conclusione del saggio di fine anno, «dalle cinque allieve con cui siamo partiti qualche anno fa, oggi la Virtus Venezia Roll Club ne conta 40, di cui il 50% proviene da Murano, il resto dal centro storico e qualcuno anche da Burano».
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Aprire una società sportiva dedicata al pattinaggio su un’isola come Murano era una scommessa non da poco che, spiega l’ex atleta, non l’ha di certo fatta partire a cuor leggero, ma poi i risultati sono arrivati, sia in termini di iscrizioni che di classifiche, con cinque giovani pattinatrici passate ai nazionali. E la conferma dell’interesse suscitato sull’isola è arrivata anche la scorsa domenica, quando grandi e piccoli si sono radunati alla pista in sacca San Mattia per il gran galà sui pattini, a tema Alice nel paese delle meraviglie.
Ospiti d’eccezione, i due campioni Antonio Panfili, noalese, e il friulano Mattia Qualizza. «Il mondo del pattinaggio sta prendendo piede, pur essendo ancora considerato come uno sport minore» commenta Qualizza, «eppure non è solo una pratica sportiva ma un’arte, permette di esprimersi e di trasmettere emozioni e passione» aggiunge, prima di volare sulle ruote dei suoi pattini in una coreografia che incanta il pubblico.
Anche Panfili, pattinatore sia su ghiaccio che di figura in linea, è d’accordo con il dire che il pattinaggio è una realtà in crescita «e in Veneto abbiamo squadre eccellenti, sicuramente un valore aggiunto» conclude.