M.Berrettini b. M.Fucsovics 7-6(3) 6-2 3-6 6-1
Il campo 12 di Wimbledon, con parecchi italiani presenti fra il pubblico, ha applaudito convinto Matteo Berrettini per i primi due set del match contro l’ungherese Marton Fucsovics, ben giocati dall’azzurro.
Nel primo parziale, dopo non aver concretizzato un paio di palle break nel secondo game, Matteo ne ha a sua volta annullate con autorità due assai pericolose sul 5 pari, per poi chiudere senza problemi al tie-break. Il secondo set va via più liscio, con Berrettini che toglie la battuta a Fucsovics due volte, e chiude 6-2.
Matteo gioca molto bene, servizio e dritto viaggiano, gli slice di rovescio pungono, e le sortite a rete portano molti punti. Dall’altra parte, Marton, che è un ragazzone super muscoloso e potente, sembra abbastanza in difficoltà negli spostamenti ogni volta che non riesce a iniziare lo scambio comandando.
Nel terzo set Berrettini accusa un calo di intensità, cede la battuta per la prima volta, rischia di farsi brekkare in una seconda occasione, e lascia via libera a Fucsovics che incamera il parziale per 6-3, senza fare onestamente nulla di trascendentale. Arriva il fisioterapista in campo, e Matteo si fa manipolare un po’ la parte bassa dei dorsali. Considerata la travagliatissima storia di infortuni muscolari che hanno afflitto l’azzurro negli ultimi anni la vicenda preoccupa non poco.
Alla ripresa del gioco, Berrettini sembra un po’ contratto, fallisce male un dritto, affronta una palla break, ma la cancella con un ace centrale, per poi tenere la battuta. Per fortuna il breve momento di indurimento pare passato, Matteo riprende a colpire sciolto, e si porta in vantaggio con un break al quarto game. Fucsovics è in difficlltà, cede ancora il servizio, e poco dopo una gran combinazione palla corta-pallonetto consegna a Berrettini il 6-1 che vale il secondo turno. A meno di clamorose sorprese, il match contro Jannik Sinner pare cosa praticamente fatta.