PORDENONE. È ufficiale. Alessandro Ciriani ha rassegnato le dimissioni da sindaco di Pordenone nella giornata di venerdì 28 giugno.
Nell'atto si ricorda che è stato proclamato eletto alla carica di parlamentare europeo e che questa carica è incompatibile con quella di sindaco di Comune con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti.
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In base alla legge 142 del 1990 (articolo 37 bis), in caso di dimissioni del sindaco, il consiglio e la giunta rimangono in carica sino all'elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco.
E sino a tale momento le funzioni del sindaco sono esercitate dal vicesindaco. Non a caso l'attuale vice, Alberto Parigi, già nei giorni scorsi aveva chiarito che si comporterà a tutti gli effetti come un sindaco con pieni poteri.
Ciriani rimarrà invece in giunta, in qualità di assessore esterno. Si attende ora questa nomina.
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Se la data delle elezioni non cambierà - anche se nuovamente in regione si sta rincorrendo la voce secondo la quale sarebbe già pronto un emendamento per anticipare il voto nelle due città interessate dal medesimo passaggio (Pordenone e Monfalcone, dove la sindaca Cisint lascia sempre perchè eletta al Parlamento europeo) - i cittadini andranno al voto nel 2025.
