BASILIANO. Stava percorrendo, in sella alla sua bicicletta, l’ex provinciale 101. È stato urtato da un’auto ed è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate. È successo nel pomeriggio di giovedì, a Villaorba di Basiliano.
A perdere la vita un uomo di 76 anni, Orlando Romano, ex militare, pensionato residente a Codroipo. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto.
L’incidente si è verificato nel tratto finale di via Indipendenza, non distante dal cimitero del paese. Romano, come detto, è stato urtato da un’automobile, una Fiat Punto, guidata da un sessantaseienne residente a Codroipo, che stava sopraggiungendo dalla stessa direzione di marcia.
L’anziano è stato sbalzato a una distanza di oltre cinque metri, subendo un gravissimo trauma cranico e un trauma toracico.
Immediata la chiamata al Numero unico di emergenza Nue 112. La centrale operativa Sores di Palmanova ha subito inviato i mezzi di soccorso. Gli operatori sanitari hanno potuto soltanto constatare il decesso del settantaseienne codroipese. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri del Radiomobile di Udine.
L’automobile e anche la bicicletta, come disposto dall’autorità giudiziaria, sono state poste sotto sequestro. La salma è stata portata nella cella mortuaria dell’ospedale di Udine. L’automobilista alla guida della Fiat Punto risulta indagato per omicidio stradale. Romano, originario di Villaorba, da alcuni anni viveva a Codroipo assieme alla moglie.
Aveva fatto il militare e dopo la pensione si dedicava al suo orto e alle sue passioni. «Siamo molto scossi per questa disgrazia – le parole del fratello Elci, che risiede a Villaorba –. Orlando era un uomo gentile e disponibile con tutti. Non ci sono parole per esprimere quello che stiamo provando in questo momento. È un dolore che toglie il fiato».
Il sindaco di Basiliano, Marco Olivo, esprime ai familiari la vicinanza di tutta la comunità. «Siamo scossi e addolorati – le parole del primo cittadino –. Orlando era molto noto e stimato. Una brava persona, che stava bene in compagnia. È sempre stato perfettamente integrato nella vita della comunità. Tornava spesso nella “sua” Villaorba. Un grande dispiacere».
