«Revochi il patrocinio alla cerimonia di domenica 30 giugno in cui ci sarà Emanuele Filiberto di Savoia»: lo chiedono alla sindaco Mara Fontebasso, con una interrogazione, i due gruppi di opposizione Andrea Ceotta sindaco (Lega) e Uniti per Nervesa (centrosinistra). Nel manifesto che reclamizza la cerimonia è indicato infatti il patrocinio del Comune di Nervesa.
La presenza di Emanuele Filiberto di Savoia all’inaugurazione di un cippo costituito da una “croda” del Montello e targa intitolata al Milite Ignoto nei pressi del Sacrario che raccoglie le spoglie di oltre 9300 soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale, dei quali 3226 ignoti, ha scatenato le polemiche.
La presenza di un Savoia viene considerata dai consiglieri delle minoranze, come violare la sacralità di quel monumento che ricorda tanti giovani soldati. «Ognuno è libero di circolare e di esprimere la propria opinione sia come individuo sia come collettività: da sempre Nervesa può contare su una cittadinanza accogliente», scrivono i consiglieri comunali Andrea Ceotta, Sara Pastrolin e Matteo Mattiuzzo. «Per questo, se Emanuele Filiberto di Savoia fosse venuto nel nostro paese a titolo personale non ci sarebbe stato alcun problema. Invece, si rimarcano trattamenti e titoli non riconosciuti dalla nostra Costituzione: il suo arrivo pare quindi riconducibile ad una nostalgia monarchica tristemente nota anche nella nostra comunità.
«Per questo – proseguono – chiediamo al sindaco Mara Fontebasso se sia stato ufficialmente concesso il patrocinio a tale evento che richiama chiaramente la monarchia e quali siano le motivazioni. In caso contrario, si invitano il sindaco e l’amministrazione comunale a diffidare immediatamente gli organizzatori a togliere il “patrocinio comunale” e lo stemma ufficiale del Comune da ogni forma di pubblicità dell’evento e a intraprendere ogni opportuna azione nei confronti degli stessi».
Vogliono anche sapere se il Comune di Nervesa ha espletato tutte le attività di vigilanza in merito alla realizzazione del “monumento”; se vi sono oneri a carico del bilancio comunale, se sono previste attività del Comune o delle forze dell’ordine in merito all’ordine ed alla sicurezza pubblica durante l’evento.
