Quincinetto
Gli strascichi della campagna elettorale hanno segnato lunedì 24 l’insediamento del consiglio comunale guidato per la nona volta dal sindaco, Angelo Canale Clapetto. Alla proclamazione degli eletti il capogruppo di minoranza, Giovanni Lombardi, ha preso posizione contro alcune dichiarazioni fatte sul suo conto in alcuni locali pubblici prima del voto.
«Una serie di dichiarazioni diffamatorie, denigratorie e false, invettive al limite della querela – ha detto –; le rigetto e le rispedisco al mittente. In un caso si è sostenuto che sarei stato la rovina del paese come segretario. Ma forse alcuni confondono le competenze del segretario con quelle del sindaco e della giunta, poiché nel suo ruolo un segretario non può influire su scelte di indirizzo politico». Lombardi ha poi aggiunto: «Alcuni elettori sono stati invitati a non votarmi perché avrei portato la mafia in Comune. Mi chiedo come si possa cadere così in basso; sono sempre stato responsabile della prevenzione della corruzione nei vari Consigli in cui ho lavorato, la mia integrità morale e il rispetto della legge mi sono stati riconosciuti anche con l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Ritengo giusto portare all’attenzione del Consiglio quanto avvenuto. Detto questo la nostra sarà un’opposizione leale, dura e costruttiva». Dalla maggioranza nessun commento ma non è passata inosservata, al momento del voto di convalida degli eletti, l’astensione del sindaco Canale Clapetto: «Mi astengo per motivi personali che non intendo ora esplicitare». Dopo il giuramento di rito, Canale ha presentato la giunta in continuità con l’uscente: vicesindaco è Fausto Fosson, assessora è Erina Patti.
Dall’opposizione Bernabé ha evidenziato la volontà di collaborare e ha annunciato la richiesta di istituire una commissione «per fare tornare importante Quincinetto». La variazione al bilancio con cui il Comune finanzia lo studio di una stalla all’Alpe Vancale per 26mila euro, è stata però già oggetto di polemiche. Per Lombardi l’opera, finanziata per 224mila euro dalla Regione (più 49mila di fondi comunali), non risponde a criteri di pubblica utilità, avendola chiesta un privato: «Quante capre ci sono a Quincinetto? Ha senso una simile spesa?». Per la maggioranza si tratta di un investimento strategico di presidio del territorio montano.