Emessa dal sindaco Benvenuto un’ordinanza in materia di pubblica sicurezza. La proprietà ha 30 giorni per produrre una perizia statica e il piano degli interventi
RONCHI DEI LEGIONARI Trenta giorni di tempo. Tanti ne avranno i proprietari della Sioss, Società italiana operatori segnaletica stradale, per produrre una dettagliata documentazione, dopo l’incendio sviluppatosi, la scorsa settimana, nel capannone di via Srebernic, nella zona artigianale di Ronchi dei Legionari. Il sindaco, Mauro Benvenuto, ha martedì emesso un’ordinanza, contingibile e urgente, in materia di sicurezza e pubblica incolumità, proprio a seguito del terribile rogo che, per ore, ha tenuto in apprensione.
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Nello stesso atto a firma del primo cittadino si ordina ai proprietari di non accedere o utilizzare il fabbricato artigianale interessato dall’incendio, provvedere a far eseguire preliminarmente da un tecnico qualificato una verifica statica dell’edificio, nonché far eseguire da personale specializzato tutti i lavori necessari alla pulizia e messa in sicurezza dell’area e delle strutture coinvolte nell’incendio che il caso richiede. La Sioss viene anche obbligata a inviare al servizio urbanistica, entro 30 giorni, un’idonea perizia, svolta da parte di un tecnico abilitato, inerente la procedura dei lavori da eseguire. Eventuali danni a persone o cose derivanti da eventuali carenze sono a completo carico dei proprietari, ognuno per quanto di competenza.
Il rogo, nel pomeriggio del 21 giugno scorso, sarebbe stato causato dal surriscaldamento di alcune taniche di vernice e di solvente che erano contenute in un camioncino che era stato parcheggiato da poco all’interno. Dieci scoppi tremendi, poi le fiamme e una densa colonna di fumo nero che è rimasta visibile anche a molti chilometri di distanza per oltre due ore. L’edificio risulta interamente interessato dall’incendio e la copertura in metallo è crollata a terra per la quasi totalità della superficie. All’interno, oltre ad alcuni autoveicoli pesanti, è stata riscontrata la presenza di due bombole di Gpl della capacità di circa 25 litri, due taniche di liquido infiammabile e una bombola di ossigeno, che sono stati confinati dal personale intervenuto in un luogo opportunamente delimitato e sicuro. Al termine delle operazioni di spegnimento, va detto, l’intera area è stata circoscritta con nastro bicolore al fine di garantire le opportune distanze di sicurezza e per interdire l’accesso e l’utilizzo dell’edificio e degli elementi pericolosi rinvenuti, con specifica diffida ai due soci proprietari dell’azienda.
Lo scoppio dei contenitori si è sentito nitidamente nelle aziende vicine e la densa colonna di fumo nero non si è dispersa, con grande preoccupazione della gente, per parecchio tempo. Visibile anche dal centro cittadino ronchesi e dai paesi limitrofi. Sul posto, oltre a diversi uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, anche pattuglie della Polizia di Stato e della Polizia locale. Nessuna persona è stata fortunatamente coinvolta nell’incendio. —
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