TRIESTE Tra dieci giorni, domenica 7 luglio, oltre ottomila fedeli si riuniranno in preghiera in piazza Unità, dove sei imponenti torri amplificheranno la messa presieduta da Papa Francesco su un palco di 60 metri.
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Tutti i pass sono esauriti da tempo, l’entrata alla piazza sarà blindata e sorvegliatissima, ma coloro che non sono riusciti a prenotare un posto a sedere potranno comunque partecipare alla Settimana sociale dei cattolici in Italia, riunendosi nelle “piazze della democrazia” (piazza Hortis, piazza Verdi, piazza Ponterosso, piazza della Borsa, Museo Sartorio, Casa della Musica, Teatro della Parrocchia di Santa Maria Maggiore), nelle tavole rotonde e nei “villaggi delle buone pratiche”, che hanno iniziato a prendere gli spazi solitamente occupati dai dehors dei locali della città. E ci sarà anche un campo da basket inclusivo.
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Il centro si sta trasformando in un piccolo cantiere e le operazioni di allestimento delle tante strutture richieste dalla Cei procederanno senza pause (o quasi) fino alla giornata inaugurale, con il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in programma mercoledì 3 luglio.
In piazza Unità il maxi-palco da 60 metri con sei torri alte fino a 14 rimarrà transennato per tutta la durata del G7 Istruzione, e le ditte Giemme Allestimenti e Agorà (per il service) torneranno all’opera solo tra sabato e domenica, al termine della zona rossa richiesta per motivi di sicurezza. Ma i preparativi nel resto della città non si fermano, con piazze e strade ormai invase da piccoli stand.
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In piazza Ponterosso è già stato montato il palco (in arrivo 250 sedie), che sarà dotato di ledwall e ospiterà i dibattiti sui nodi della democrazia e della vita nelle periferie fisiche e sociali, oltre alle strutture per i gazebo di uno dei tanti “villaggi delle buone pratiche” in cui incontrare alcune delle associazioni, cooperative, fondazioni e realtà che condividono i principi promossi dalla Cei.
Allestimento simile lo si avrà anche in piazza della Borsa, con discussioni attorno al tema delle famiglie (al plurale) tra legami, relazioni e comunità: qui tuttavia i lavori sono momentaneamente in stallo, sempre per ragioni di sicurezza legate all’arrivo del ministro Giuseppe Valditara e alle riunioni ministeriali al via domani nel palazzo del Lloyd Triestino di piazza Unità.
Il cantiere riprenderà subito dopo e nel frattempo si sposterà anche tra piazza Hortis, dove verrà montato un palco leggermente più piccolo, e Cavana, che invece si riempirà dei tanti espositori del “villaggio” della Settimana sociale. I gazebo della Cei saranno allestiti anche in piazza Sant’Antonio, dove però l’attrazione principale sarà il campo da “baskin”, sport che consiste in una sorta pallacanestro inclusiva in cui possono giocare tutti: persone con disabilità o meno, senza distinzioni.
In piazza Verdi e al Sartorio invece si massimizzeranno le risorse: per l’occasione la Cei avrà infatti a propria disposizione le strutture già realizzate per la rassegna di Trieste Estate, che chiaramente non andrà in scena nei giorni che precederanno, e culmineranno, con l’arrivo del Papa.
Nei prossimi giorni saranno resi noti i varchi da cui quel giorno sarà possibile accedere a una blindatissima piazza Unità, ma gli organizzatori invitano già chi parteciperà a seguire alcune semplici misure per agevolare i controlli, come ad esempio evitare di portare con sé zaini o bottigliette con il tappo. E se farà troppo caldo? Nessun problema: a tutti i fedeli sarà offerta dell’acqua e, per ripararsi dal sole durante l’omelia, un cappellino. Rigorosamente bianco
