Ecco le parole più importanti del primo giorno di Antonio Conte da allenatore del Napoli. Promesse (poche) e chiarimenti (molti) su se stesso, sulla scelta di accettare l'offerta del presidente Aurelio De Laurentiis. Così si è presentato:
"Quello che posso promettere è serietà, parola troppo spesso sottovalutata. Serietà nel dare tutto per il
" è un giocatore e un uomo straordinario, posso capire si sia sfastidiato nelle ultime partite per cui si è sentito abbandonato. Gli ho spiegato che non era possibile abbandonare una persona del suo livello.
"Osimhen? So benissimo la situazione, che ci sono accordi. E' diverso rispetto agli altri dove ho messo il veto, quindi assisto. Se mi chiedete del giocatore è di livello eccezionale ma oggi non posso entrare in alcun discorso perché fa parte di accordi precedenti che mi sono stati spiegati e ho accettato".
"Meret è il nostro portiere, gode della massima fiducia. Ho parlato con lui e sa quali sono le mie richieste personali nei suoi confronti. Caprile lo stavo seguendo perché ha fatto un percorso importante, è una fortuna poter contare su due portieri che possono essere presente e futuro del Napoli per diversi anni".
"Io sono una persona del fare. Non sono neanche tanto paziente e questo purtroppo, o per fortuna, è la mia forza. Dobbiamo stare zitti e pedale per cercare di recuperare quello che abbiamo perso l'anno scorso".
"Mi hanno chiesto 'ma non hai paura ad allenare il Napoli?'... Ma che paura? Questa sfida arriva al momento giusto. Io mi sono guadagnato tutto col lavoro, non c'è nessuno che possa venire qui e dirmi che gli devo qualcosa".
"Lukaku? Stiamo parlando di un giocatore eccellente come Osimhen, non c'è da commentare. C'è da sperare sempre di averli dalla propria parte e non contro".
"Buongiorno è un obiettivo? Bisogna analizzare i numeri e l'anno scorso abbiamo preso 48 gol e siamo finiti decimi. Al Maradona siamo stati la 15° peggior difesa della Serie A. Quello che bisogna fare è ritrovare equilibrio perché non ho mai visto squadre che vincono con difese che prendono tantissimi gol. Se vuoi avere un fine vincente, ci vuole equilibrio e trovare la giusta via di mezzo. Dobbiamo capire perché non è sempre solo colpa della difesa. Facendo analisi vogliamo portare dei correttivi. Girano nomi, cercheremo di trovare il profilo migliore rispettando determinati parametri".