Partita discontinua ma concreta del sanremese, che negli ottavi aspetta Mensik o Eubanks
[WC] F. Fognini b. [LL] G. Brouwer 7-6(4) 7-6(5)
Fabio Fognini rientra nel circuito dopo la sconfitta di Parigi con Tommy Paul e supera il primo turno dei Mallorca Championships superando in due tie-break l’olandese Gijs Brouwer. La dimensione del risultato premia il giocatore orange, che ha saputo sfruttare al massimo le caratteristiche del suo gioco più erbivore per difendere al meglio la sua battuta e tentare la sortita al tredicesimo game. Fognini, con capello bianco-platinato, ha lasciato al rivale i suoi spazi, forse troppi, probabilmente intuendo di avere la possibilità di rimediare a qualsiasi situazione critica.
Ha avuto ragione lui, che ha saputo facilmente recuperare un break di ritardo nel secondo parziale e vincere abbastanza facilmente i due snodi finali dei set; il prossimo turno sarà però meno tenero dal momento che lo vedrà opposto a Mensik o Eubanks.
Pochi ed essenziali scambi caratterizzano i primi game del match; Brouwer si guarda bene dal lasciare spazio ai colpi imprevedibili per lui del sanremese e cerca continuamente, e con un certo successo, di accorciare lo scambio, appoggiandosi a un più che discreto dritto liftato e al rovescio in chop. Fabio gestisce con buona sicurezza i turni in battuta e manca di mettere a segno due palle-break nel game d’apertura.
Fognini non riesce a trovare la profondità che limiterebbe molto i colpi pericolosi ma non sempre sicuri dell’olandese che, passati gli impacci del primo gioco, applica i suoi schemi semplici ma redditizi sul verde. Sul punteggio di 3-3 l’azzurro esordisce con due doppi falli, cui fa seguito un passante di rovescio in rete che Fabio deve giocare dopo che il suo rivale gli ha preso il net. Fognini rimedia con due ace consecutivi ma sulla terza palla-break viene trascinato in uno scambio complesso durante il quale deve ribaltare la posizione di difesa; l’italiano ci riesce e costringe Brouwer a un debole slice di rovescio che giunge a mezza rete.
Di nuovo con il servizio il trentasettenne ligure accomoda i pasticci creati dai doppi errori e tiene la battuta, distrarsi però è pericoloso perché l’esile olandese ha delle buone risorse nello scambio rapido e può diventare pericoloso. In questo senso Fognini sbaglia una risposta di rovescio sulla seconda palla di Brouwer che sullo score di 5-5 30-30 gli avrebbe aperto lo scambio del possibile 30-40. L’azzurro giunge comunque al tie-break dopo aver messo a segno quattordici colpi vincenti contro solo quattro dell’avversario.
Al Fognini svagato dei primi dodici game cede il posto un tennista attento e pronto a svariare anche in avanti; Brouwer non è in grado di produrre molto in contenimento e finalmente emerge la differenza di classe tra i duellanti. Fabio toglie il servizio in apertura chiudendo lo scambio con una volée di rovescio; è solo la prima di quattro discese nei paraggi del net, tutte vincenti, una delle quali propiziata da un dropshot di dritto che chiama Gijs a rete per poi rimbalzarne il passante di dritto con il colpo di volo. L’italiano sale 5-2 e chiude poco dopo all’undicesimo scambio: 7-4 in cinquantatré minuti, dieci discese a rete in tutto il set e come detto quattro solo nello jeu decisif.
Si riparte e l’italiano ritorna a cedere spazio con indolenza al rivale, forse dopo averne saggiato la fondamentale modestia del bagaglio tecnico. Brouwer è in tal modo bravo a crederci e a risalire da 40-30, conquistando una palla-break con uno smash prepotente e, di nuovo dalle parti della rete, costringendo l’avversario a un goffo tentativo di passante di dritto in corsa. Fabio cade e si rialza colpendo con stizza il terreno con la racchetta, il break per l’olandese è cosa fatta.
Fognini riesce a ritrovare la concentrazione che richiede la situazione di punteggio e nel quarto game ripropone un livello difficile da sostenere per il mancino olandese nato a Houston; l’italiano si appoggia soprattutto sul dritto inside out e non di rado la pallina non ritorna nemmeno. Brouwer mette in corridoio uno smash e la parità viene ristabilita a quota due. L’impressione è che l’italiano non abbia intenzione di spingere di più e si limiti a pulsare a intermittenza, alternando piccole pause a momenti di tennis di buonissimo livello. Ovviamente non mancano momenti di soliloquio e sguardi sospettosi al tappeto erboso, reo di aver provocato qualche rimbalzo irregolare. Fabio conteggia meno ace pur continuando comunque a servire bene ma non insiste quando potrebbe trovare la palla-break nel sesto game e i contendenti si ritrovano sul punteggio di 4-3 per l’azzurro.
Brouwer, nel frattempo, conferma i propri imbarazzi quando deve spingere da fondo con il rovescio ma continua a servire bene, con la prima palla in campo in oltre il 75% dei casi e tre ace nei primi cinque turni al servizio; il suo rivale sembra anche un po’ meno dinamico nella ricerca della pallina in fase di contenimento e Gijs si merita con un dodicesimo game molto diligente un nuovo approdo al tie-break.
Il tredicesimo game è ricco più di errori che d’altro, con i colpi di rimbalzo di Brouwer che fluttuano oltre la riga orizzontale di fondo ma con Fognini alle prese con un dritto difettoso che gli guasta la corsa verso la vittoria. Fabio raggiunge comunque il 6-3 che diventa 6-5 con due turni favorevoli alla battuta dell’olandese. Nel dodicesimo punto Gijs pare aver trovato la parità con un dritto a uscire velenoso ma Fabio raggiunge la sfera e le imprime un effetto dall’alto con il dritto che la indirizza in diagonale appena sopra il net, irrecuperabile per Brouwer. Il colpo migliore della giornata Fabio se lo è tenuto per la fine… applausi.
