GORIZIA. Sono “risorse residuali” da un cluster del Bando Borghi. Ovvero avanzate. Ma sono tante (1,7 milioni) e permetteranno di ri-vivacizzare ulteriormente la città e il suo tessuto commerciale e ricettivo. Tanta roba, verrebbe da dire.
Fondo perduto
La regia è della Regione. E basta un solo numero per capire l’importanza di questo bando perché il contributo massimo, a fondo perduto, assomma a 300 mila euro destinati all’acquisto di immobili, alla loro ristrutturazione (adeguamento normativo, abbattimento barriere architettoniche, etc), all’arredo e alle dotazioni tecnologiche e informatiche, unitamente a un progetto di rilancio. «Premialità - dettaglia il sindaco Rodolfo Ziberna - sono previste per chi tutela l’inclusione sociale assumendo soprattutto giovani, donne, persone deboli e per chi prevede momenti formativi. Non sono rendicontabili le spese di personale né quelle di locazione. In riferimento al sito, questo deve essere di proprietà o in affitto».
I dettagli
È la Regione, dicevamo, ad aver approvato il bando per la concessione di contributi a imprese per progetti imprenditoriali volti a rilanciare il Borgo. Il tutto muove da un decreto del direttore centrale Cultura e Sport che è volto al rilancio del centro storico nel campo delle attività di tipo commerciale, enogastronomico, turistico e artigianale nonché nel campo delle attività di tipo culturale e creativo, secondo le finalità previste dallo stesso avviso. Possono presentare domanda di finanziamento le micro, piccole e medie imprese che propongono iniziative imprenditoriali in forma singola, già costituite in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali.
La domanda di contributo è redatta e presentata alla Direzione centrale cultura e sport (Servizio attività culturali - posizione organizzativa “Gestione iniziative di rigenerazione culturale del progetto Borgo Castello e coordinamento progetti di valenza strategica in materia di attività culturali”).
Le scadenze
Le domande vanno inoltrate, attraverso il sistema informatico Iol, a partire dalle 10 del primo luglio alle 16 del 31, sempre di luglio. Per il perseguimento delle finalità di cui al bando viene messa a disposizione una dotazione finanziaria di 1.705.939,53 euro.
«Le risorse - aggiunge il sindaco Rodolfo Ziberna - saranno destinate al centro storico di Gorizia ma vi saranno premialità per chi si insedierà nell’area in cui maggiormente si punta alla riqualificazione: ovvero via Rastello, via Cocevia, via delle Monache, piazza Sant’Antonio e piazza Cavour. Dettagliando ulteriormente: deve trattarsi di un nuova attività di ditta o impresa (o unità distaccata), anche individuale, nell’ambito del commercio, artigianato, turismo, cultura, enogastronomia».
Verso la Capitale
L’assessore comunale a Go!2025 Patrizia Artico è il ritratto della felicità. «Il Bando borghi - esordisce - si sta rivelando uno degli interventi più importanti per il rilancio di Gorizia, in grado di sviluppare iniziative nuove e di alto livello nell’ambito dell’impresa culturale, intrecciata all’economia cittadina. Ci sono progetti avviati che richiameranno, sul nostro territorio, giovani da tutta Europa e altri che stanno diventando un volano in campo artistico. Oltre alla componente enogastronomica. Adesso, con questo nuovo bando, si darà ulteriore impulso con la possibilità di insediamento di nuove attività grazie a contributi economici che potranno arrivare fino a 300 mila euro. E il fatto che siano circoscritte in una determinata area non impedirà certamente che a beneficiarne sia l’intera città, proprio perché porteranno nuova gente da fuori».
Chiude Ziberna: «Non mi stancherò mai di ringraziare la Regione per aver scelto Gorizia per l’intervento del Bando Borghi».