Abitare gli spazi non convenzionali per portare la danza anche in quei luoghi. Questo il focus della 15^ edizione di AreaDanza – Urban dance festival, organizzato dalla compagnia Arearea, che inaugurerà, quest’anno, a Venzone, uno dei borghi più belli della Regione, oggi, domenica 23 giugno, per poi spostarsi a Udine dal 1° al 6 luglio. Valorizzare contesti storici e urbani attraverso il linguaggio del corpo che abita e vive i luoghi della quotidianità è la linea del programma 2024 i cui progetti site specific, prevedono ospitalità di compagnie emergenti e d’autore, iniziative di comunità e turismo.
Si parte oggi alle 15 al duomo di Sant’Andrea Apostolo con le creazioni del quinto corso di Alta formazione che nutre anche la rete “Giacimenti – per l’emersione di nuovi talenti”, Touch up 4.0, mentre la produzione di Chiara Ameglio e Pieradolfo Ciulli di Fattoria Vittadini indaga i concetti di distanza e vicinanza nella relazione tra i corpi: So close, so far. Alle 16 è la volta di Più forte di me, firmato da Laura Corradi per ErsiliaDanza, che volge lo sguardo al tema del confine tra lei e lui.
Alle 17 è attesa alla Loggia del Municipio, O Nas/About us, di e con Tjaša Bucik e Patricija Crnkovič, proposta selezionata dalla piattaforma coreografica internazionale What We Are, organizzata dall’Associazione Danza e Balletto, e poi Silenzio di Diego Sinniger De Salas per Twain physical dance theatre, che muove dal tragico terremoto di Tuscania del 1971 (alle 17:.30 Chiesa di S. Giovanni). Chiude, alle 18, Arearea con la nuova produzione, Messaggeri, che vedrà coinvolti in unico luogo scenico danzatori e il Coro Polifonico di Ruda.
Il 6 luglio ci si traferisce a Udine: a Palazzo Antonini altre due creazioni del corso di Alta Formazione, Manotou e A la folie (ore 11.30); in Piazza San Giacomo gli esiti del laboratorio Bach to Dance (alle 18); alla chiesa di San Francesco Romeo e Giulietta di Claudio Malangone/Borderline Danza, sul tema del riconoscimento amoroso tra paura e idealizzazione. Completa le proposte, sempre in quel luogo, alle 19, il lavoro di Francesca Selva, Ex Voto, sul rapporto tra umano e divino, e Gianni-Pasquale di Pablo Girolami per la compagnia Ivona, alle ore 19.30.
Il Festival si contraddistingue anche per due progetti innovativi: Creative, Local, Dance! , un percorso itinerante di performance e di racconto multimediale tra i Locali Storici e i migliori negozi di artigianato artistico di Venzone e Udine, e Dance Machine, una piattaforma di improvvisazioni e riflessioni sulla danza, dal 1° al 6 luglio alla Galleria Tina Modotti di Udine.
Luogo in cui sarà presentata la pubblicazione “Divertissement” che racconta, attraverso l’arte della fotografia, 30 anni di attività di Arearea.