IVREA. Gentili, allegri e colorati: sono gli avvisi comparsi sui pali della luce di Montenavale, che chiedono agli automobilisti di procedere a velocità moderata perché «In questo quartiere i bambini giocano ancora per strada»; lo fanno sempre e a maggior ragione adesso, che le scuole hanno chiuso i battenti e il clima invita a stare all’aperto.
Non è sicuramente una novità dell’estate 2024: storicamente il “centro estivo” di questa zona, cara alla famiglia Olivetti è stato rappresentato dalle strade, dai cortili e dal “pratone”, prima che questa grande area verde venisse edificata. «L’idea – racconta Irene Vigliani, che abita nel quartiere – è nata un pomeriggio, quando passò, ad alta velocità, un corriere. Ci spaventammo, rendendoci conto che forse i bambini che giocano in strada non sono così frequenti, mentre qui è la norma, così come lo era quando ero bambina io e, abitando qui, avevo le stesse abitudini. I miei figli, Filippo e Rebecca, sono già grandicelli, hanno 11 e 14 anni, ma amano ancora stare con i loro amici, andare in bici o giocare a pallone. Abbiamo così pensato di segnalare la cosa e sono stati gli stessi bambini a realizzare e affiggere i cartelli, per segnalare quella che per noi è la normalità, un’abitudine che vogliamo contribuire a mantenere».
Il fulcro della vita sociale di Montenavale è casa Grua, la grande e antica villa colonica dove hanno sede anche la Fagiolata e il carro da getto del quartiere: da generazioni è il punto di riferimento della zona, così come lo è Paolo Arnoletti, che ha ereditato dal suocero Franco Grua il testimone nella guida delle iniziative della zona: «La nostra è da sempre una comunità molto vivace e coesa: d’inverno ci sono le iniziative carnascialesche a tenerci uniti, da qualche anno ci stiamo dando da fare per promuovere anche qualcosa d’estate. Insieme abbiamo deciso di prenderci cura degli sfalci alla curva che immette nella nostra zona (il bivio tra via Montenavale e vai Beneficio Santa Lucia, ndr). L’appello a garantire sicurezza ai bambini che frequentano la strada per noi significa mantenere il clima che abbiamo vissuto in prima persona da bambini, poi da genitori e oggi da nonni».
Una delle tante dimostrazioni di quanto questo quartiere sia a elevato tasso di socialità, non solo nelle fasce più giovani, è la grande grigliata di quartiere, che si svolge da alcuni anni: «La facciamo nel piazzale, perché occupare la via potrebbe essere poco rispettoso di chi non vi partecipa – sottolinea Arnoletti – ma è comunque uno “scendere in strada”. È un momento molto partecipato: quest’anno eravamo 120: abitanti, amici ed ex residenti, che tornano sempre con piacere dove hanno trascorso momenti sereni». Per passare una serata in strada, in buona compagnia. Come quando si era bambini. Federico Bona