IVREA. Il ricorso al Tar di due infermieri per il concorso organizzato ad Azienda Zero, a livello regionale, getta un velo d’incertezza anche sulle 130 – 88 ex novo, perché 42 hanno già un contratto a tempo determinato in azienda –, che riguardano l’Asl/To4. Le graduatorie su cui è stato effettuato ricorso sono altre ma «il concorso era unico e pertanto non esente da rischi in virtù dell’udienza prevista al Tar il prossimo 19 novembre», spiega il presidente provinciale del sindacato Nursind Giuseppe Summa. E quindi, se il Tar dovesse annullare le graduatorie, gli assunti rischierebbero di trovarsi senza lavoro a novembre.
«La gente che lavora a tempo indeterminato presso strutture private – spiega Summa –, ha ovviamente timore di perdere il lavoro a novembre. I servizi sono già in difficoltà, ma la situazione rischia di peggiorare ulteriormente, considerati i pensionamenti in atto e gli infermieri dipendenti To4, che stanno accettando di andare a lavorare comunque in altre aziende torinesi o limitrofe».
L’azienda, tuttavia, prosegue per la sua strada e precisa: «Oltre ai 42 infermieri in graduatoria ma già operanti in Asl, ne vogliamo assumere 88. Di questi, 62 hanno già accettato l’assunzione e 5 sono già assunti, 35 inizieranno a settembre e così a scalare. L’Azienda provvederà nel contempo a mettere in campo tutte le possibili modalità di assunzione».
In tutto ciò c’è un grande assente. La politica. «Qui non si tratta solo di un problema tecnico – spiega il segretario regionale del Nursind Piemonte Francesco Coppolella – ma oramai anche di natura politica. Crediamo sia doveroso da parte di qualcuno rendere note tutte le informazioni in merito, gli scenari possibili e soprattutto quale linea sia possibile e si intende adottare, con quali garanzie o rischi. Auspichiamo e chiediamo che questo avvenga il prima possibile».
Coppolella descrive l’incertezza in cui si trovano infermieri e aziende. «Nello stesso tempo molti colleghi – precisa –, a ragione, hanno il timore di accettare e firmare un contratto che potrebbe rivelarsi nullo tra qualche mese, salvo che qualcuno, dalla regione o dalle aziende, smentisca questa ipotesi. Non vi è infatti certezza degli esiti del ricorso e tanto meno garanzie in tal senso che possono lasciare tranquilli, lo confermano diversi pareri di esperti del settore che anche il nostro sindacato ha commissariato a seguito della pubblicazione integrale del ricorso. D’altro canto, questo è anche il timore che molte aziende stanno manifestando proponendo soluzioni e prospettive differenti tra loro o clausole a loro tutela da far sottoscrivere a coloro che eventualmente sono disponibili ad accettare l’assunzione a tali condizioni». Clausola che l’Asl/To4, a onor del vero, non ha mai preso in considerazionea. s.