Un grande dolore. La nota psicologa Vera Slepoj è stata trovata morta la notte scorsa a seguito di un malore improvviso, nella sua abitazione di Padova. “Una perdita non solo per la comunità scientifica – ha scritto sui social il sindaco della città, Sergio Giordani – ma anche per la città, dove lei, originaria di Portogruaro, aveva scelto di vivere dopo la laurea nella nostra Università”. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscerla da vicino quando per un certo periodo ha collaborato con il Secolo d’Italia. I suoi interventi sono sempre stati apprezzati perché mai banali, spesso controcorrente e per questo preziosi per cogliere le varie sfaccettature delle tematiche affrontate. Interventi che l’hanno resa popolare nei suoi interventi sui giornali e in televisione.
Il sindaco di Padova ne ricorda “l’ attenzione verso la comunità. Che si era espressa, una ventina di anni fa, anche attraverso l’incarico di assessore alla cultura ai musei e ai servizi sociali della Provincia di Padova promossa da Alleanza Nazionale. Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua simpatia, così come la sua capacità di trattare in modo chiaro e divulgativo temi importanti come le relazioni affettive e altre complesse problematiche sociali”.
Il rapporto tra i sessi, le relazioni familiari, l’emergenza educativa dei giovani: non c’è stato un ambito nel quale Vera Slepoj non sia intervenuta con il suo acume unito alla sua grande preparazione. Aveva 70 anni, compiuti il 3 maggio scorso. Si era laureata in psicologia all’Università di Padova nel 1977 con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”. Negli anni Ottanta ha gestito una rubrica nella rivista Riza Psicosomatica. Nei suoi libri, come Capire i sentimenti, trattò temi legati alle relazioni affettive, problemi sociali e manie collettive. La studiosa scomparsa interpretava il suo essere psicologa e psicoterapeuta a largo raggio: è stata coonsulente della squadra di calcio del Palermo e docente presso l’Università degli Studi di Siena. E’ stata Presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory ed ha cercato di applicare la sua competenza all’attività politica.
Dopo essere stata candidata per Alleanza Nazionale nel 1999 alle Europee, dove non fu eletta nonostante le circa settemila preferenze ricevute[, nel 2006 fu candidata al Senato dall’UDC. Svolse il ruolo di consigliere per l’Authority per il Volontariato nel periodo 2000-2004 e quello di Consigliere del Ministro delle comunicazioni dal 2002 al 2006. Il suo libro Géographie des sentiments è stato tradotto dalla prestigiosa casa editrice francese Payot. Vera Slepoj ha puntato molto sulla divulgazione della psicologia, come autrice televisiva per conto della Rai ed editorialista per numerosi quotidiani. Tante le sue apparizioni sul piccolo schermo, dove si fece notare per lo stile brillante del suo argomentare e per il tono dell’eloquio che talvolta da sobrio si trasformava in ardito, teso sempre a creare discussioni utili.
Tra i suoi numerosi libri ci piace ricordare “Capire i sentimenti” (Mondadori 1996), “Legami di famiglia” (Mondadori 1998). “Le ferite delle donne” (Mondadori 2002), “Le ferite degli uomini” (Mondadori 2005), “L’età dell’incertezza” (Mondadori 2008). “Le nuove ferite degli uomini” (Cairo editore 2010), “La psicologia dell’amore” (Mondadori 2015); coautrice, assieme a Mario Lodi ed Alberto Pellai, del volume “Cara Tv con te non ci sto più” (Franco Angeli 1997).
I soccorsi sono stati inutili e oggi le persone che l’hanno conosciuta o che hanno lavorato con lei piangono la scomparsa di una psicoterapeuta rigorosa e attenta alle condizioni sociali che cambiavano col tempo. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è unito al cordoglio:
“Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Vera Slepoj. Una donna coraggiosa, una studiosa e psicologa di valore, una scrittrice e opinionista che ha saputo indagare con profondità e arguzia l’animo umano e la nostra società”. La ricorda così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Avendone apprezzato le doti e la sua sensibilità culturale, le chiesi di far parte del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo del Mic. Mancherà molto al suo Veneto e all’Italia intera. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze mie personali e del Ministero”.
L'articolo Addio a Vera Slepoj, la psicologa stroncata da un malore. Per anni fu titolare di una rubrica sul “Secolo” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.