foto da Quotidiani locali
Ancora senza nome il ciclista investito e ucciso mercoledì sera in viale Europa. La polizia locale sta cercando di identificarlo ma le procedure sono difficili: non aveva documenti, nessuno ha chiesto informazioni o denunciato il mancato ritorno a casa di qualcuno che corrispondesse alla vittima dell’incidente mortale; nessuno lo avrebbe riconosciuto dalle sommarie descrizioni fornite ieri dalla polizia locale che sta facendo indagini ad ampio raggio. Si sa solo che avrebbe dai 50 ai 60 anni, forse di origine straniera, a bordo di una bicicletta da uomo scura.
C’è il frame di una telecamera che lo ritrae ed è l'unica immagine disponibile della vittima, forze dell'ordine sempre alla ricerca dell'identità
I vigili da ieri mattina stanno battendo a tappeto sia il quartiere di San Liberale, popoloso rione residenziale a pochi passi dal luogo dell’incidente, sia i bar e i locali verso Castagnole e Paese, supponendo che l’uomo potesse essere anche diretto lì, essendo le zone fuori dal territorio comunale più vicine al luogo del dramma. Mercoledì sera il comando aveva deciso di lasciare una pattuglia con i lampeggianti accessi a San Liberale, per richiamare magari qualcuno che fosse venuto a conoscenza dell’incidente e sapesse dare informazioni, ma no si è fatto avanti nessuno.
Nel pomeriggio le ricerche si sono allagate a parrocchie, chiese, ambulatori medici, farmacie e altri locali commerciali del quadrante nord-ovest della città.
A dare manforte agli agenti ci sono solo le immagini catturate dalle videocamere di sicurezza e controllo stradale posizionate in Viale Europa, le stesse che avrebbero inquadrato gli istanti dell’incidente e il volto della vittima. Pochi frame che ritraggono un uomo brizzolato, ma gli unici utili per identificarlo per qualche possibile conoscente.
L’uomo travolto e ucciso era in bicicletta senza alcun documento. Ha attraversato con la bicicletta sulle strisce pedonali mentre la Fiat Tipo condotta dal 71enne trevigiano svoltava per uscire dalla rotonda.
L’impatto è avvenuto a bassa velocità (stando ai riscontri della polizia locale l’auto procedeva nei limiti, l’automobilista non aveva bevuto e non era al telefono). Quando la macchina ha effettuato la svolta ha colpito in pieno la ruota posteriore della bicicletta su cui viaggiava l’uomo, – che nel frattempo aveva attraversato sulle strisce pedonali – facendola rovesciare e finire oltre il cordolo della ciclabile (tra l’altro lì il percorso per i ciclisti è nuovo e protetto).
Ad essere stato fatale al ciclista, più dell’impatto con l’auto, potrebbe essere stata la caduta, l’uomo ha infatti sbattuto con la testa violentemente a terra.
Quello in viale Europa è stato il secondo incidente mortale nel territorio del Comune di Treviso nelle ultime tre settimane.
A inizio giugno la città aveva già pianto la scomparsa di Giulia Mauri, travolta da un furgone in viale della Repubblica e caduta poi nel Botteniga. Un incidente terribile.
Dall’inizio dell’anno le vittime trevigiane sono 31. Appena tre giorni fa un’altra vittima, Iosif Vasile, travolto da un Tir in A27 mentre segnalava un’auto in panne. Rispetto all’anno scorso i dati sono in leggero miglioramento (i morti sulla strada a giugno 2023 erano 34), ma quella sulle strade tra velocità e telefonini alla guida resta un’emergenza. —