Adrian Newey sfoglia la margherita. Sono settimane di voci e di indiscrezioni che riguardano l’ingegnere più ambito dell’intero Circus della F1. I successi di Williams, McLaren e Red Bull, frutto dei geniali progetti del tecnico britannico, sono dati di fatto e, dopo l’annuncio dell’addio con la scuderia di Milton Keynes, le scuderie che vorrebbero ingaggiare Newey non mancano.
Tra queste c’è anche la Ferrari, che non da oggi è interessata al 65enne nativo di Stratford-upon-Avon. Si pensi all’offerta fatta negli anni ’90, come ammesso dallo stesso Adrian in interviste posteriori a quella proposta. Di acqua ne è passata sotto i ponti ed è anche da capire se vi siano motivazioni per proseguire nella massima categoria dell’automobilismo mondiale.
La Rossa può mettere sul piatto il fascino del proprio marchio e la necessità di acquisire le competenze di un ingegnere in grado di ideare soluzioni che per altri non sono contemplabili. In tutto questo, però, il team di Maranello dovrà fare i conti con altre squadre interessate al profilo del geniale ingegnere. È il caso dell’Aston Martin.
Secondo alcuni rumours su media olandesi e britannici, Newey avrebbe fatto visita alla fabbrica di Silverstone della scuderia gestita da Lawrence Stroll, che potrebbe anche versare una cifra considerevole per la sua firma. Da questo punto di vista, il team britannico ha il vantaggio di risiedere nel Regno Unito ed è noto come il buon Adrian abbia sempre privilegiato il fatto di lavorare entro i confini inglesi.