Salt Bae, nome d’arte del celeberrimo chef e macellaio turco il cui vero nome è Nusret Gökçe, sta per aprire un suo ristorante “Steakhouse” a Roma. Ad annunciarlo, è stato lui stesso con un post su Instagram, in cui sembra firmare un contratto su un tavolo al centro di un locale con alle sue spalle, su un muro, un immagine che lo ritrae mentre fa il suo iconico gesto di spargere il sale su un filetto di carne.
Non è ancora noto l’indirizzo esatto della Capitale in cui lo chef servirà i suoi piatti. Già in passato, però, era finito nel mirino delle critiche per i prezzi molto alti e per una qualità non sempre all’altezza. E infatti, ecco che sotto il post di Salt Bae subito è montata la polemica, con molti utenti che hanno commentato la notizia con insulti e prese in giro che vanno da “Nun te volemo”, a “Stattene pure a Dubai fenomeno da baraccone”, fino ad un ottimistico: “Te lo dico subito, abbassa i prezzi”.
Non è la prima volta che il web si ribella allo chef, a causa dei costi elevati delle sue pietanze. Recentemente, la pubblicazione di uno scontrino da 100mila euro in un suo ristorante a Dubai, aveva scatenato i commenti degli utenti. I prezzi variavano dai carpacci di carne a 68,7 euro al filetto ricoperto di salsa oro commestibile da 250 euro. Folle anche il costo del vino: le bottiglie di Petrus del 2009 arrivavano a 49.250 euro.
L'articolo “Nun te volemo, stattene a Dubai fenomeno da baraccone”: Salt Bae apre un ristorante a Roma e scoppia la polemica proviene da Il Fatto Quotidiano.