TRIESTE Le tracce del tema di italiano, prima prova della maturità 2024, soddisfano gli studenti. Almeno quelli triestini.
Mercoledì mattina in tanti, all’uscita da scuola, si sono detti contenti per gli argomenti usciti, considerati facili da affrontare e sviluppare.
Preoccupa di più lo scritto di domani (giovedì), diverso per ogni indirizzo, ma anche gli orali, i colloqui conclusivi che saranno determinanti per il voto finale.
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Fuori dal liceo Oberdan volti rilassati. «Ho scelto lo spunto sulla guerra fredda – spiega Matteo Luciani – mi è sembrato il più interessante e sono riuscito a completare tutto in tempi brevi, circa tre ore e mezzo, senza difficoltà».
Per Omar Rivetti invece la scelta è ricaduta su Pirandello, «mi piace molto come autore, non ho avuto dubbi, mi sono concentrato subito su questo, in modo spedito. Quello che mi preoccupa realmente è la seconda prova, con matematica». Stessi timori per la compagna di scuola Victoriya Tagliapietra, «anche per me è una preoccupazione – ammette – tutto liscio invece per l’italiano, ho scelto la guerra fredda». Sempre all’Oberdan, Almin Huric racconta di aver optato «su come riscoprire il silenzio. Si partiva da un brano molto ben scritto, quindi ho potuto esporre le mie argomentazioni in modo esaustivo. Anche le tracce di tipologia C erano buone a mio parere, mentre quelle relative alla prima tipologia, la A, le ho scartate a priori. Si torna subito sui libri – sottolinea – perché ci tengo molto a matematica».
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Chiacchiere, confronti e foto ricordo per molti studenti a conclusione dell’esame in tutte le scuole. Luis Miguel Pieliz, del Carli, ha puntato «sulla traccia dedicata al silenzio, ho letto le varie tipologie con molta attenzione, ma questa era l’unica che secondo me dava ampio spazio per esprimere i pareri personali. È stata una giornata senza troppe ansie, fa più paura – sottolinea – la seconda prova, per noi sarà economia aziendale».
Nella stessa classe anche Eurilyn Gallard: «Ho deciso di parlare del diario, di com’è cambiato rispetto al passato, quando non esistevano social o web. È stata una traccia stimolante, che mi è piaciuta molto».
Tra i ragazzi del Sandrinelli, Kiara Zoto ha preferito Ungaretti «ero preparata, sulla sua vita e sulle sue opere. Ho dato un’occhiata anche alla traccia su Pirandello ma era troppo lunga. Le altre non le ho quasi lette e ho proseguito subito sulla mia strada».
Anche all’esterno del liceo Dante-Carducci i giovani si dicono felici per il primo step della maturità. «Ho sviluppato il tema sul silenzio – dice Francesca Maniscalchi – mi ispirava parecchio. Penso sia difficile invece la seconda prova, per noi su diritto economico».
Sensazione identica anche per Anthony Sancin: «Ho scelto di analizzare l’aspetto dell’imperfezione, puntavo già su questa tipologia per l’italiano, per lo scritto successivo sarà dura». Tra le prime a concludere, al liceo di via Giustiniano, Isabel Paladini, che si ritiene «molto soddisfatta, ho scelto il silenzio senza esitazioni. Ho finito rapidamente, perché scrivo in modo molto veloce».
Lorenzo De Vecchi, docente di lettere al Dante-Carducci, parla di «titoli in linea con la consuetudine, e che rendono ancora il primo scritto una parte di esame più dignitosa dell’orale “sempliciotto”. Certo però che in quanto a semplicità anche questi titoli hanno dei demeriti: Ungaretti, Pirandello, i blog, l’imperfezione come valore spingono gli studenti ad applicare le loro generiche conoscenze storico-letterarie ad autori certamente affrontati per lo più secondo schemi superficiali o a porsi moralisticamente dalla “parte giusta” denunciando le brutture di un mondo in cui dal pomeriggio torneranno a tuffarsi, vedi i social».
Molti ragazzi poi sono tornati rapidamente a studiare, per la temuta seconda prova, ma anche per gli orali che inizieranno tra pochi giorni, dopo la consueta estrazione della lettera dell’alfabeto dalla quale iniziare. Ma c’è anche chi mercoledì ha deciso di staccare, qualche ora di sole e mare per svagarsi.