MONFALCONE Agganciati a corde e imbracature, gli operatori dell’Arbortech scalano i grandi tigli centenari di viale San Marco per sfoltirne la chioma. L’operazione, commissionata dal Comune, è partita martedì dalla zona a ridosso di corso del Popolo per poi scendere fino a via Fratelli Rosselli, interessando intanto il filare di destra in direzione di quest’ultima.
L’intervento, che durerà in tutto due settimane, rientra nell’ambito dell’attività di manutenzione ordinaria delle alberature stradali, come spiega l’amministrazione comunale. Le potature, esecuite «nel rispetto delle indicazioni tecniche dettate dallo Standard europeo di potatura degli alberi», proseguiranno verso l’area compresa tra via Rosselli e Via Bixio e quindi nella parte tra via Bixio e Via Verdi, dove negli scorsi mesi alcuni esemplari sono stati sacrificati alla realizzazione della rotatoria all’intersezione “del porticciolo”.
«Poniamo sempre grande attenzione alla cura del verde, che rappresenta un biglietto da visita della città», sottolinea il sindaco Anna Cisint, affermando che i tigli «necessitano di essere potati, sia per preservare la salute delle piante, sia per ridurre i rischi per i cittadini e i disagi per i residenti nelle aree limitrofe».
Per Legambiente e l’Associazione Rosmann non è però il periodo giusto per realizzare un’operazione comunque invasiva.
«Ci sono le nidificazioni in corso – rimarca Michele Tonzar, presidente del circolo monfalconese di Legambiente – e le piante sono ancora nella fase di fioritura, benché nella fase calante. Non so quale sia il motivo tecnico per cui si sia arrivati a realizzare l’intervento nella seconda metà di giugno, ma per le necessità biologiche dell’albero questo è un periodo del tutto sbagliato».
Tonzar torna quindi sull’esigenza che la città si doti di un Piano del verde per definire chi, compresi i privati, fa cosa e quando. «Le potature, se si potesse, andrebbero sospese e rinviate all’autunno», afferma da parte sua Paola Barban, dell’Associazione Rosmann, ricordando come l’ultima importante intervento sui tigli sia stato realizzato dal Comune tra novembre 2017 e marzo 2018.
La ditta specializzata incaricata dal Comune sta effettuando, come spiega l’amministrazione, una potatura di selezione dei succhioni in sovrannumero, per alleggerire le chiome e diminuire i carichi sulla struttura degli alberi, e l’eliminazione del secco, riducendo, dove necessario, i rami maggiormente a rischio di schianto, rispettando nel contempo l’habitus, ovvero i caratteri morfologici tipici della specie.
Come specifica il Comune, «è prevista inoltre una potatura di riduzione laterale, per impedire che i rami urtino gli edifici adiacenti». Come trattamento biologico alternativo, al termine dell’intervento su tutti i tigli verranno posizionate delle larve di coccinella, la Adalia bipunctata, per il controllo della popolazione di afidi, insetti dannosi per le piante. —
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