PAVIA. Aiutare i cittadini a ottenere visite mediche nei tempi previsti dalla legge. È questo uno degli obiettivi dello Sportello salute voluto da Lega Consumatori e Acli. Si trova al secondo piano dell’edificio di viale Cesare Battisti, civico 142, nella sede delle Associazioni Cristiani Lavoratori Italiani, ed è aperto ogni martedì e giovedì, dalle 9 alle 13, quando i volontari sono a disposizione di tutti coloro che necessitano di aiuto per accedere a visite e cure mediche.
Diritto tutelato dalla costituzione
Uno sportello gratuito che intende dare risposte mirate a chi si trova in difficoltà perché, spiegano, il diritto alla salute è un diritto tutelato dalla Costituzione italiana.
«Sull’intero territorio nazionale stanno nascendo gli sportelli salute con l’obiettivo di rendere i cittadini maggiormente consapevoli dei propri diritti e delle modalità per aiutarli a ricevere l’assistenza sanitaria di cui necessitano – spiega Andrea De Toma, Lega Consumatori -. È quindi un servizio di salvaguardia dei diritti sanitari delle persone e di accesso ai servizi di salute pubblici».
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Si darà anche un sostegno «nell’imporre ad Asst il rispetto dei livelli di assistenza sanitaria garantiti dalle leggi costituzionali» e nel presentare riscorsi individuali o collettivi all’azienda ospedaliera per ottenere l’annullamento delle prenotazioni illegittimamente ritardate e la riprogrammazione di visite ed esami nei tempi previsti dal medico, oltre alle comunicazioni ai pazienti dei nuovi appuntamenti.
Tempistiche
Dallo Sportello ricordano infatti che la legislazione vigente prescrive che le visite e gli esami diagnostici devono essere garantiti ai pazienti dal Sistema sanitario nazionale obbligatoriamente nei tempi previsti dal medico. E quindi se visite ed esami vengono definiti “urgenti”, il tempo di attesa deve essere al massimo di 3 giorni e se definiti “brevi” di 10 giorni. Mentre se sono “differibili” possono aspettare 30 giorni se si tratta di visite, 60 giorni se si tratta di esami strumentali. È più lunga invece la tempistica per esami e visite “programmabili”: in questo caso è consentito arrivare a 120 giorni di attesa.
E sempre dallo Sportello di viale Cesare Battisti sottolineano che «quando la struttura pubblica non è in grado di svolgere il proprio compito il paziente ha il diritto di ottenere la prestazione diagnostica in regime di solvenza con l’intramoenia pagando solo il ticket o di rivolgersi al professionista facendosi poi rimborsare la fattura da Asst». «Non dimentichiamo – aggiunge De Toma – che la salute è garantita e tutelata dalla nostra Costituzione all’articolo 32».
Ed ecco di cosa si occupa lo Sportello Acli Rete Salute. Innanzitutto prenderà in carico la richiesta «anche tenendo conto di un più ampio quadro sulla persona che presenta domanda di supporto», poi invierà una Pec ad Asst, responsabile unico delle liste di attesa, in caso di visite bloccate, quando la persona non riesce a prendere appuntamento. E in caso di visite prenotate oltre tempi indicati dal medico e dalla legge e di visite possibili solo extra territorio. In fase di accoglienza si potrà anche decidere di coinvolgere Acli per altri servizi offerti.
Peraltro i volontari che opereranno sulla Rete Salute sono stati tutti formati attraverso un percoso formativo effettuato a moduli dalla sede regionale delle Acli di Milano. —