IVREA. Buone notizie per le famiglie eporediesi che frequentano il parco giochi dell’area Canoa Club. Nei giorni scorsi il Comune ha affidato alla ditta Garden di Carmagnola i lavori (49.100 euro) per il recupero del grande gioco in legno che a inizio anno non aveva superato le verifiche di sicurezza che ogni dodici mesi vengono svolte su tutte le aree giochi cittadine. Un duro colpo per i bambini che da sempre considerano quel gioco il più bello di Ivrea grazie alle sue sei torri in legno, il ponte di corde e lo scivolo. Installato alla fine degli anni Novanta, il gioco dopo l’ultima verifica di sicurezza era stato dato per spacciato, destinato alla demolizione perché impossibile da riparare e adeguare alle norme di sicurezza che si sono succedute negli ultimi venticinque anni.
Un ulteriore verifica aveva poi aperto una strada, che è quella seguita dal Comune, della rigenerazione. I lavori inizieranno a breve cercando così di restituire il gioco alla comunità nel giro di poche settimane.
C’è però un’altra buona notizia perché un imprenditore del territorio, Francesco Mango, titolare insieme al fratello e alla sorella dell’omonima azienda di Mercenasco specializzata in semi lavoratori in legno, si è fatto avanti per dare un mano concreta all’amministrazione comunale. Mango infatti fornirà a titolo gratuito (attraverso una sponsorizzazione) tutte le parti in legno e rigenererà quei pezzi del gioco che possono essere recuperati. «Una grossa mano - commenta il sindaco Matteo Chiantore - e non solo da un punto di vista economico. Perché questo gesto ci dimostra come ciascuno di noi può fare qualcosa di concreto per la comunità in cui vive».
«Questa iniziativa nasce dal fatto che ho tre figlie di 14, 9 e 7 anni - racconta Mango - e tutte hanno giocato al parco della canoa. Io e la mia famiglia siamo molto legati e quel posto e in particolare a quel gioco in legno, tra l’altro bellissimo, e che poche città possono vantare di avere. Quando l’ho visto transennato e ho letto della possibilità di demolirlo mi sono fatto avanti con l’amministrazione spiegando che a mio avviso poteva essere recuperato e che ero pronto a fare la mia parte. Mi piaceva l’idea che un giorno le mie figlie potessero a loro volta portare i loro figli a giocare in quell’area».
L’azienda Mango fornirà quindi tutte le parti in legno necessarie. «Il costo che ci sobbarchiamo - conclude Mango - è decisamente inferiore a quello che il Comune avrebbe dovuto affrontare». Ma questo è solo una parte dei lavori necessario perché l’intervento di restauro è molto più ampio. Alcune parti del gioco, a norma 20 anni fa, ora non lo sono più e va completamente rifatto il pavimento anti traumi.