Oppo ha tolto oggi i veli a due nuovi smartphone della sua linea Reno, con cui il brand cinese punta ad offrire anche nella fascia media / medio-alta del mercato dispositivi supportati dall’AI generativa.
Reno 12 e Reno12 Pro -i nomi dei due nuovi modelli- si presentano con schede tecniche quasi identiche, condividendo dunque le innovazioni hardware e software, così come parte dei componenti vedendo la differenza più evidente sulle fotocamere. Entrambi i modelli utilizzano si presentano con uno schermo da 6.7″ a 120Hz, con supporto HDR10, una batteria da 5000mAh, supportata da ricarica rapida ad 80W, ed utilizzano il nuovo SoC Mediatek Dimensity 7300-Energy, sviluppato dal chipmaker taiwanese appositamente per Oppo con l’obiettivo di offrire un buon livello di performance senza risultare troppo energivoro, grazie anche al supporto del Trinity Engine che regola la potenza ed i consumi in base all’utilizzo corrente ed alle abitudini dell’utente, anche mediante il supporto di modelli AI.
Rimanendo in tema intelligenza artificiale, Oppo con l’ultima release della sua ColorOS (pacchetto di personalizzazioni di Android) renderà disponibili sui nuovi Reno12 e Reno 12 Pro alcune funzionalità interessanti come i riassunti automatici per l’app Registratore, e l’AI Toolbox, una versione aggiornata della sua “toolbar” potenziata grazie al supporto di Gemini – il large language model di Google – che offrirà funzionalità aggiuntive come la scrittura supportata da AI (ad esempio quando state preparando un post sui social) e la lettura vocale ed i riassunti quando invece state interagendo con articoli o altri documenti.
Anche sul versante fotografico i nuovi Reno potranno contare su funzionalità supportate dall’AI, come l’AI Eraser che permetterà di cancellare oggetti indesiderati dalle foto, AI Clear Face invece si occuperà di migliorare la definizione dei volti immortalati anche in soggetti lontani dalla fotocamera. AI Best Face infine verrà in soccorso degli utenti soprattutto nelle foto di gruppo, quando è difficile riuscire a trovare lo scatto perfetto con tutti inquadrati bene e con gli occhi aperti.
Parlando di fotografia, emergono le principali differenze tra l’Oppo Reno 12 Pro ed il Reno 12: il modello superiore arriva con una fotocamera anteriore dotata di sensore da 50MP, mentre al posteriore vede un sistema tricamera composto da un sensore principale SONY LYT-600 da 50MP affiancato da un sensore da 50MP associato ad una lente telephoto ed un sensore da 8MP per gli scatti ultrawide; il Reno 12 invece vede all’anteriore una fotocamera selfie da 32 MP ed al posteriore sempre un sistema a triplacamera dove il sensore principale rimane il medesimo da 50MP del pro, ma affiancato da un sensore 8MP per gli scatti ultra wide ed un sensore da 2MP per gli scatti macro.
La serie Reno ha visto negli ultimi anni Oppo offrire colorazioni e scelte stilistiche in grado di distinguerli da altri prodotti sul mercato, presentandosi quest’anno con alcune scelte particolari: se sulle forme c’è praticamente poco da dire, è sulle rifiniture che emergono alcune scelte interessanti, come il retro a doppia rifinitura del Reno 12 Pro nella colorazione Nebula Black che vede i tre quarti superiori opachi mentre la parte inferiore è lucida, o la lavorazione “Fluid Ripple Texture” delle varianti Nebula Silver del Pro e Astro Silver del Reno 12.
Oppo Reno 12Pro 5G sarà disponibile fin da subito nelle due colorazioni Nebula Black e Nebula Silver in un unico taglio di memorie, 12GB di RAM e 512GB di storage, ad un prezzo di 599,99€.
Oppo Reno 12 5G invece arriverà nelle due colorazioni Astro Silver e Black Brown (che richiama le tonalità del cacao) in un unico taglio di memorie (12GB/256GB) con un prezzo di listino di 499,99€
Abbiamo iniziato a provare da alcuni giorni l’Oppo Reno 12 Pro ed abbiamo avuto delle buone prime impressioni, ma per un resoconto completo vi rimandiamo alla recensione completa che sarà pubblicata nelle prossime settimane, una volta completato un periodo d’utilizzo più ampio.
L'articolo Oppo lancia i nuovi smartphone Reno12 e Reno 12 Pro con funzioni supportate dall’AI proviene da Il Fatto Quotidiano.