Chi era il Generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, trovato morto oggi a 53 anni
Claudio Graziano, nato a Torino nel 1953, è stato trovato senza vita nella sua casa all’età di 53 anni. Graziano ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama militare e diplomatico italiano. La sua carriera, iniziata con la frequentazione dell’Accademia Militare di Modena nel 1972, si è sviluppata attraverso numerosi incarichi di crescente responsabilità, culminando con ruoli di rilevanza internazionale e un impegno costante per la sicurezza e la pace globale. La sua recente scomparsa segna la fine di un’era per le Forze Armate italiane e per le istituzioni con cui ha collaborato.
Claudio Graziano ha frequentato l’Accademia Militare di Modena dal 1972 al 1974 e la Scuola di Applicazione di Torino dal 1974 al 1976, conseguendo la laurea in scienze strategiche militari. Il suo primo incarico, nel 1976, è stato quello di comandante di un plotone fucilieri del Battaglione Alpini “Susa” a Pinerolo. L’anno successivo, è diventato vice comandante della compagnia controcarri della Brigata Alpina “Taurinense”, partecipando a esercitazioni in Danimarca e Norvegia.
Dal 1980, Graziano ha comandato una compagnia mortai e poi una compagnia alpini presso il Battaglione Alpini “Trento”, parte della Brigata Alpina “Tridentina”. Nel 1983, è stato nominato comandante della compagnia allievi ufficiali della Scuola Militare Alpina, dove ha comandato fino al 1986.
Dopo aver partecipato al corso di stato maggiore, concluso nel 1987, Claudio Graziano è stato trasferito allo Stato Maggiore dell’Esercito come ufficiale addetto presso l’ufficio programmi di approvvigionamento. Promosso maggiore nel 1988, ha frequentato il corso superiore di stato maggiore fino al 1990, al termine del quale è stato promosso tenente colonnello e assegnato all’ufficio del capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano come capo della segreteria.
Nel 1992, è stato nominato comandante del Battaglione Alpini “Susa”, partecipando alla missione ONUMOZ in Mozambico. Nel 1996, è stato promosso colonnello e ha comandato il 2º Reggimento Alpini, passando poi allo stato maggiore come capo ufficio pianificazione.
Nel 2001, Claudio Graziano è diventato addetto militare all’ambasciata d’Italia a Washington, ricevendo la promozione a generale di brigata il 1º gennaio 2002. Al suo rientro in Italia, il 27 agosto 2004 ha assunto il comando della Brigata Alpina “Taurinense”, mantenendo l’incarico fino al 2 marzo 2006. Durante questo periodo, è stato anche comandante della Brigata Multinazionale “Kabul” in Afghanistan.
Il 29 gennaio 2007, il segretario generale delle Nazioni Unite lo ha nominato comandante della forza e capo della missione UNIFIL in Libano, una posizione che ha ricoperto per tre anni, ricevendo il 1º gennaio 2010 la promozione a generale di corpo d’armata. Nel 2011, è stato nominato capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano, assumendo ufficialmente l’incarico il 6 dicembre.
Il 24 dicembre 2014, Claudio Graziano è stato designato Capo di Stato Maggiore della Difesa, ruolo che ha ricoperto dal 28 febbraio 2015 al 5 novembre 2018. In questo periodo, ha guidato le Forze Armate italiane con una visione strategica che ha enfatizzato l’integrazione e la cooperazione internazionale.
Il 7 novembre 2017, è stato nominato presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea, incarico che ha mantenuto dal 6 novembre 2018 al 15 maggio 2022. A lui è succeduto il generale austriaco Robert Brieger.
In previsione della scadenza del suo mandato, la Cassa Depositi e Prestiti lo ha indicato il 20 aprile 2022 come nuovo presidente di Fincantieri, uno dei principali cantieri navali del mondo. R
Oltre alla carriera militare, Claudio Graziano era un istruttore militare di sci e ha frequentato l’United States Army War College dal 1996 al 1997. Ha conseguito ulteriori lauree in scienze diplomatiche e internazionali all’Università degli Studi di Trieste e in scienze sociali all’Accademia Agostiniana di Roma, dove ha anche ottenuto un master in scienze strategiche.
Viveva a Roma con la moglie Marisa Lanucara, recentemente scomparsa. La sua vita privata rifletteva un impegno costante nel perfezionamento personale e professionale, testimoniato dalle numerose onorificenze ricevute durante la sua carriera.
Claudio Graziano ha ricevuto numerose onorificenze italiane e straniere, tra cui:
La vita e la carriera di Claudio Graziano sono state caratterizzate da un impegno incessante per la pace e la sicurezza internazionale. La sua leadership ha avuto un impatto significativo non solo sulle Forze Armate italiane, ma anche sulla comunità internazionale, grazie ai suoi ruoli in missioni di pace e alle collaborazioni con organizzazioni globali come l’ONU e l’Unione Europea.
La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per l’Italia e per tutte le istituzioni che hanno beneficiato della sua esperienza e dedizione. La sua eredità continuerà a ispirare le future generazioni di militari e diplomatici italiani.
Claudio Graziano è anche coautore del libro “Missione. Dalla guerra fredda alla difesa europea”, scritto con Marco Valerio Lo Prete e pubblicato da Luiss nel 2022. Questo testo rappresenta un importante contributo alla comprensione delle dinamiche della difesa europea e delle sfide globali contemporanee. In conclusione, Claudio Graziano ha dedicato la sua vita al servizio del suo paese e alla promozione della pace e della cooperazione internazionale.
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