GORIZIA. Faceva parte della lista delle priorità. Sette in tutto. La Giunta comunale, come si ricorderà, aveva autorizzato nei mesi passati il segretario generale Maria Grazia De Rosa a stipulare, con la Regione, un accordo di collaborazione (di cui all’articolo 6 della legge regionale 13 del 2023) per l’attuazione di interventi ritenuti «funzionali» alla realizzazione delle iniziative previste dall’evento Go!2025. Intesa che andò a buon fine.
Ora, arriva la notizia (ottima) che si procederà con i lavori, rientranti appunto nelle sette priorità, di riqualificazione della strada per il monastero della Castagnavizza, ove sono sepolti gli ultimi reali di Francia, fra cui Carlo X.
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Mentre il tratto sloveno è completato e si presenta facile da percorrere ma anche pulito e ordinato, sul colle del Castello e sul seminario maggiore e sull’Ossario di Oslavia, sul Monte Sabotino e sul Monte Santo il tratto italiano appare selvaggio e ha bisogno di un vero e proprio intervento di restyling. Del resto, la riqualificazione della strada bianca, del sentiero e del tratto in acciottolato di via Cappella è prevista da anni e, adesso, c’è la svolta tanto attesa.
All’albo pretorio del Comune di Gorizia è apparsa una determina tecnica firmata dal dirigente ai lavori pubblici Paolo Giuseppe Lusin con cui si accerta l’entrata complessiva di 400 mila euro messi a disposizione dalla Regione. Non solo. Attraverso il medesimo documento, vengono approvate le risultanze della procedura esperita attraverso la piattaforma eAppalti per l’incarico di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei sottoservizi finalizzati alla riqualificazione della strada per il santuario della Castagnavizza. Incarico che è stato affidato alla “Stradivarie architetti associati” di Trieste. Al di là della somma irrisoria (si tratta di 3.552,64 euro) per questo specifico incarico, significa che l’intervento sta per entrare nel vivo.
Da rammentare anche che, tanto tempo fa, quello che parte da Gorizia era un percorso votivo che, nei secoli, aveva ospitato diversi tempietti religiosi dedicati, in particolare, alla Madonna, di cui si può trovare ancora qualche traccia. Oggi, però, in via Cappella, chiamata così perché porta alla santuario della Castagnavizza, a dominare è (ancora per poco) il degrado. Quel degrado che, però, non è riuscito a compromettere l’atmosfera suggestiva che si respira percorrendola. Ed è questo magico scenario, insieme alla storia sua e di tutta quest’area in cui si trovano anche via Poligono e vicolo del Molino, che l’amministrazione comunale intende recuperare.
Il filo che ricollega Gorizia con il monastero della Castagnavizza è pronto ad essere riallacciato.
