GORIZIA. “Fusse che fusse la volta bona”, diceva Nino Manfredi in una pubblicità che ricorderanno coloro che erano soliti andare a letto dopo Carosello. Citazioni a parte, questa è davvero la volta buona. Perché, dopo tanti annunci (e ritardi), Isontina Ambiente sta per cambiare casa. E che casa!
Da martedì iniziano le operazioni di trasloco della sede attuale di Ronchi dei Legionari per approdare in una dimora prestigiosa goriziana, quella Villa Ritter per il cui restauro vennero investiti qualcosa come 2 milioni 800 mila euro non molti anni fa. Si chiude così una lunga partita. Basti ricordare che era il 20 aprile 2021 quando il Comune diede la disponibilità della storica dimora per ospitare la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani o assimilati. Poi, si aprì un iter lungo, durato più di tre anni. Il concessionario, ovvero Isa, sarà tenuto - fa sapere il Comune - «al pagamento di un canone annuo pari a 25 mila euro da corrispondere in due rate semestrali anticipate di 12.500 da versarsi il 15 gennaio e il 15 luglio di ogni anno. La durata sarà di 6 anni, rinnovabile di altri 6».
«Il trasloco - fa eco l’amministratore unico Giulio Severo Tavella - avrà una durata di quattro giorni. Quattro giorni intensi ma già perfettamente scanditi attraverso un cronoprogramma preciso».
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Tavella come risponde ai sindacati che definiscono semplicemente «incomprensibile» la scelta relativa al trasferimento della sede amministrativa da Ronchi dei Legionari a Gorizia, che ha comportato l’abbandono di un sito di proprietà per una sede in affitto «con spazi inadeguati alle esigenze organizzative degli uffici?». «La sede - replica Tavella - sarà più che adeguata ad ospitare i dipendenti. Parliamo di un immobile meraviglioso che noi, con il nostro arrivo, contribuiremo a rivitalizzare. Sono stati effettuati piccoli adeguamenti ma abbiamo lavorato con il cesello considerati i vincoli e l’importanza storica del palazzo. Sono stati rivisti gli impianti che, adesso, sono perfetti sia sotto il profilo della normativa sia sotto quello della funzionalità. In ogni caso, uno sportello a Ronchi rimarrà aperto: adesso nello stesso posto, poi verrà spostato a brevissima distanza».
Che ne sarà della sede attuale, ospitata appunto a Ronchi? È stata messa in vendita. «E vi dirò di più - rivela Tavella -: per una parte del pianterreno abbiamo già delle offerte scritte. Per l’altra, ancora non ci sono interessamenti ma siamo molto fiduciosi».
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Nel frattempo, sembrano arrivare delle schiarite per quanto riguarda il bilancio consuntivo e preventivo di Isontina Ambiente. «Abbiamo presentato il documento contabile - sottolinea ancora Tavella - al Coordinamento soci e devo dire che è stato apprezzato». Da chi è composto il Coordinamento? Dai sette Comuni-soci di Gorizia, di Monfalcone, di Cormòns, di Ronchi dei Legionari, di Romans d’Isonzo, di Mossa e di Moraro.
«Ora si svolgerà l’assemblea che sarà chiamata ad approvare il budget 2024 e il bilancio d’esercizio 2023 - conclude l’amministratore unico -. E, come dato di curiosità, sarà l’ultima riunione plenaria che si svolgerà nella vecchia sede»
