“L’Italia ha fatto la sua parte” per aiutare Kiev “e non intende smettere“. Giorgia Meloni intervenendo alla plenaria del vertice di pace per l’Ucraina a Lucerna, in Svizzera, al quale partecipano 101 Paesi, ma non Russia e Cina, torna a ribadire la posizione italiana come già fatto nel corso del il summit del G7 a Borgo Egnazia appena concluso: “La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire. Confondere la pace con la soggiogazione sarebbe un pericolo precedente per tutti”, ha detto la presidente del Consiglio riferendosi alla proposta avanzata dal presidente russo prima dell’inizio del vertice in Svizzera, con la Russia pronta a negoziare qualora le truppe ucraine si “ritirassero completamente” dal territorio delle regioni annesse di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Anche dalla discussione di oggi “c’è molto su cui possiamo costruire“, sottolinea Meloni: “Tuttavia – aggiunge – dobbiamo unire tutti i nostri sforzi per aiutare l’Ucraina a guardare verso il futuro. È esattamente quello che abbiamo fatto al vertice del G7 sotto la presidenza italiana, dove abbiamo appena raggiunto un accordo per fornire” all’Ucraina “circa 50 miliardi di dollari di sostegno finanziario aggiuntivo entro fine anno, facendo leva sui ricavi straordinari provenienti dai beni congelati alla Russia. È un risultato estremamente significativo, il risultato di un grande lavoro di squadra fatto dai leader del G7″, conclude.
Intervenendo al vertice al Buergenstock – un resort extralusso affacciato sul Lago dei Quattro Cantoni, nella Svizzera centrale – Meloni ha spiegato anche che “la conferenza di oggi presenta delle iniziative di sostegno che smontano certe narrazioni o propaganda: nessuno può mettere in dubbio i tre temi d’interesse globali discussi oggi, come la sicurezza nucleare e alimentare o la dimensione umana, in particolare la restituzione dei bambini all’Ucraina”, ha detto Meloni. Aiutare l’Ucraina a difendersi dall’invasione russa significa “difendere il sistema di regole che tiene insieme la comunità internazionale e che protegge ogni nazione. Se l’Ucraina non avesse potuto contare sul nostro supporto, sarebbe stata costretta ad arrendersi e oggi non saremmo qui a discutere le condizioni minime per un negoziato“, ha continuato la presidente del Consiglio.
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