foto da Quotidiani locali
Vagava in prossimità dei varchi di accesso ai controlli di sicurezza aeroportuale al Marco Polo di Venezia, accodandosi ai passeggeri in partenza in evidente stato confusionale: per questo ha attirato l’attenzione della pattuglia della Polizia di Frontiera, impiegata nell’attività di controllo della sala partenze, notevolmente affollata in particolare nel weekend.
L’uomo, privo di documenti e con difficoltà motorie, non comprendeva l’italiano, per cui gli uomini della Polizia di Frontiera lo hanno accompagnato negli uffici per metterlo a proprio agio e cercare di ottenere qualche informazioni in più, utile all’identificazione.
Attraverso una comparazione fotografica, effettuata tramite le banche dati di polizia e l’acquisizione delle impronte digitali, si è riusciti a risalire all’identità dell’uomo, cittadino rumeno, il quale era stato segnalato come persona scomparsa dalla Prefettura di Rovigo.
La denuncia di scomparsa era stata presentata dai familiari dell’uomo, residente in provincia di Rovigo, con la notizia dell’ultimo avvistamento alla stazione ferroviaria di Portogruaro il 10 giugno. Poi di lui si erano perse le tracce e per questo era stato attivato il Piano provinciale di ricerca persone scomparse, con coinvolgimento anche della Prefettura di Venezia.
I poliziotti, una volta terminata l’identificazione e avuta certezza dell’identità, hanno contattato i familiari dell’uomo che poche ore dopo, sollevati dalla lieta notizia, sono giunti in aeroporto per ricondurlo a casa. Un’altra vicenda conclusasi con un lieto fine grazie agli operatori della Polizia di Frontiera lagunare che hanno dato prova di grande senso di umanità e solidarietà.