TRIESTE La Corte di appello di Trieste ha capovolto le sorti del processo a carico dell’ex pugile ed ex consigliere comunale di estrema destra Fabio Tuiach: assolto «perché il fatto non sussiste» per i due post contro l’attivista Lgbtq+ Antonio Parisi.
In primo grado Tuiach era stato condannato per diffamazione a due anni di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena.
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I fatti sono riferiti ad alcuni anni fa, dopo che Parisi era rimasto coinvolto in un’aggressione a Rupingrande.
Tuiach, non nuovo a certe uscite pubbliche nei confronti delle persone omosessuali, aveva pubblicato un doppio commento sul social network russo “VK”: «Un esponente Lgbt è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina. Grande solidarietà da parte di tutte le forze politiche ma ricordiamoci che in più di un terzo dei paesi al mondo non esiste il problema omofobia perché per i gay c’è il carcere o la pena di morte. Noi avevamo il rogo un tempo, mentre in Russia c’è la legge anti-gay come in tutto l’Est e per questo loro non accolgono palestrati che fuggono da paesi omofobi».
Parole pubblicate il 17 febbraio 2021 e a cui, un mese dopo, il 7 marzo, aveva fatto seguito un ulteriore post: «Pare dalle voci di corridoio che il militante Lgbt, su di giri, ci abbia provato insistentemente con un ragazzo che poteva essere suo figlio e lui, stufo delle molestie, ha reagito. Con le nuove leggi se un gay ti molesta devi farti sodomizzare se no vieni arrestato».
Il pm Pietro Montrone aveva aveva chiesto una condanna a 10 mesi, poi salita a due anni con la sentenza di primo grado. Ora l’assoluzione in Corte d’appello, presieduta dal giudice Mariagrazia Balletti.
L’accusa è stata sostenuta dal sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello Luigi Leghissa che ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado con la riduzione di pena a un anno.
L’associazione milanese “I Sentinelli”, attiva per contrastare le discriminazioni, si è costituita parte civile. «Sono basito, scioccato – afferma Parisi, difeso dall’avvocato Maria Genovese che ricorrerà in Cassazione – anche perché poi in tv Tuiach aveva insistito con queste affermazioni».
L’ex pugile, difeso dall’avvocato Nicola Trisciuoglio è soddisfatto: «Sono felice – osserva – perché prendere due anni di carcere per aver detto un’ovvietà, è assurdo. Per me è una liberazione, ero con il rosario in mano durante la sentenza».
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