Martedì il tabellone dell’ATP Libema Open in scena a ‘s-Hertogenbosch tenta di completare, pioggia permettendo, il turno d’apertura: vediamo quali incontri hanno caratterizzato la giornata.
[Q] G. Brouwer b. J. Mensik 6-1 3-6 6-3
Il ragazzo-prodigio Jakub Mensik cade al primo turno contro il qualificato olandese Gijs Brouwer, numero 232 del ranking. In realtà per il non ancora diciannovenne ceco è la prima volta sull’erba e allora ecco che un giocatore non trascendentale come Brouwer, attivo quasi esclusivamente nel circuito challenger, può essere pericoloso. Il tennista di casa è mancino e sa giocare la battuta al centro a rientrare con una traiettoria che ricorda quella mortifera di Guy Forget; i paralleli con il vincitore della Coppa Davis del 1991 ed ex numero quattro del ranking, perdipiù un tantino arditi, terminano qui ma annoiano Mensik che si fa travolgere nel set d’apertura in sette game.
Il ceco vince con autorità il set di mezzo ma in quello finale commette sei doppi falli: dopo aver operato il break in apertura Mensik cede quattro game consecutivi e non fa in tempo a riparare di fronte alla solidità dell’atleta olandese, che vince dopo un’ora e tre quarti e sfida negli ottavi di finale il favorito numero cinque Adrian Mannarino.
M. MacDonald b. [WC] B. Van De Zandschulp 6-4 4-6 6-2
L’arrivo della stagione su erba non sblocca il 2024 faticoso di Botic Van De Zandschulp, che cede in tre set a Mackenzie MacDonald. L’atleta di casa perde il primo set subendo due break e scrivendo il misero uno su undici con la seconda palla, che mette fuori per tre volte. Nel set successivo i tre doppi falli sono per l’americano, che nel sesto game non trasforma ben sei palle-break, di cui due consecutive.
Il break lo fa VDZ subito dopo e la frazione è così sua in cinquanta minuti; nel parziale decisivo Botic torna a servire tre doppi falli e a rete raccoglie solo cinque punti su dodici discese. Per MacDonald ci sono tre break su quattro turni in risposta e il 6-2 arriva in poco più di mezz’ora. Per l’americano, che sul verde vanta la semifinale di Eastbourne 2023, il prossimo turno riserva il campione uscente Griekspoor oppure Kecmanovic.
A. Fils b. A. Cazaux 6-4 6-4
Nel duello delle espoir francesi di nome Arthur, il più giovane Fils vince nel giorno della vigilia del suo ventesimo compleanno in due set nei confronti di Cazaux, di due anni più grande. Venti game complessivi in circa novanta minuti, durante i quali Fils mostra maggiore volontà di adattamento alla superficie, trovando più spesso la via della rete e servendo meglio.
Fils era al quarto incontro sul lawn ma Cazaux era appena al varo; non si è trattato di naufragio ma l’Arthur più giovane non ha mai ceduto la battuta, né soprattutto concesso palle-break. Cazaux non è bocciato ma Fils ha sicuramente al momento maggiore personalità e accede agli ottavi, dove affronterà un altro francese, il favorito numero 13 Ugo Humbert.
[PR] M. Raonic b. 8 J. Thompson 6-3 6-4
A ‘s-Hertogenbosch come a Stoccarda la classifica protetta è più forte della testa di serie numero otto; in Germania Berrettini supera Safiullin e in Olanda Milos Raonic batte Jordan Thompson. L’ex numero tre del ranking si ricorda come si gioca sui prati e vince la quarta partita del suo 2024 ai danni del numero 37 della classifica, che a dire il vero dopo il successo di Los Cabos in febbraio non ha combinato molte cose buone.
Il trentatreenne canadese serve ben quattordici ace riportando un complessivo 33 su 37 con la prima palla: se consideriamo che scrive anche un soddisfacente 77% di palle in campo con lo stesso colpo è facile capire come nei turni di servizio del finalista di Wimbledon 2016 si giochi molto poco. Thompson è invece spesso nei guai e deve salvare dieci palle-break su dodici concesse al rivale, che gli toglie la battuta una volta per set e chiude in un’ora e mezzo. Negli ottavi Milos aspetta il vincente tra Huesler e Bautista.
A. Vukic b. M. Purcell 6-3 7-6(5)
Aleksandar Vukic si aggiudica il primo dei due derby australiani tra tennisti di Sydney di primo turno (l’altro è Hijikata-Popyrin) estromettendo Max Purcell in due set per 6-3 7-6(5). Nessuno dei due ame e frequenta i campi erbosi ma entrambi si cimentano con impegno e la grande penetrazione del servizio di Vukic fa la differenza: undici ace e l’83% di punti contro la prima palla lo aiutano a difendere i propri turni con autorità, dovendo solo in due casi affrontare la palla-break. Purcell prova a rompere più spesso il ritmo con approcci a rete non disprezzabili ma la fortuna è alterna e lo abbandona nei due break che subisce nel primo set.
Nella seconda frazione Purcell manca le sopraddette occasioni per togliere il servizio al rivale e nel tie-break si porta sul 3-0, che prima del cambio di campo è già diventato 3-3. Il mini-break decisivo arriva sul 5-5; per Vukic il prossimo avversario è la testa di serie numero quattro Khachanov.