Ferrari ci riprova a dodici mesi dalla storica affermazione della passata stagione. Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi si ripresentano a bordo del prototipo #51 con il chiaro intento di ripetere un week-end indimenticabile che ha riportato a Maranello un trofeo che mancava dal lontano 1965.
La Ferrari, in pista nella top class del FIA World Endurance Championship ed ovviamente anche a Le Mans anche con Antonio Fuoco/Nicklas Nielsen/Miguel Molina #50 e con l’unità privata #83 AF Corse di Robert Kubica/Yifei Ye/ Robert Shwartzman, parte ovviamente con il favore del pronostico.
Non sarà in ogni caso scontato imporsi nuovamente sul ‘Circuit della Sarthe’, Toyota è stata ora raggiunta da altri validi contendenti per il primato. Il duello per il successo appare destinato ad ampliarsi a Porsche e magari anche a Cadillac ed a Peugeot, una dinamica che cambia completamente la lettura di una corsa unica che storicamente nasconde un’infinità di insidie.
Ferrari, auto che nella propria storia nel FIA WEC ha vinto ‘solamente’ l’edizione del centenario della 24h, ha mostrato tutto il suo potenziale in più occasioni tra la 6h di Imola e la 6h di Spa. La tripletta realizzata in qualifica sulle rive del Santerno e soprattutto il ritmo mostrato nelle due competizioni citate non è passato inosservato, segnali inequivocabili in attesa del week-end in cui non è possibile sbagliare.
La Ferrari 499P ha già fatto la storia regalando il decimo trionfo del Cavallino Rampante a Le Mans. Il 2024 potrebbe segnare una piacevole conferma per tutti gli appassionati, le auto ufficiali e l’unità privata hanno tutte le carte in regola per ben figurare. Il condizionale resta però d’obbligo, indubbiamente sarà tutto più complicato di dodici mesi fa banalmente per un maggior numero di rivali ai nastri di partenza.