CILAVEGNA. La vera sorpresa di questa tornata elettorale, e non solo a Cilavegna, è stata l’elezione di Mauel Maggio, 31 anni commerciante e laureando in scienze politiche, a capo di una lista civica, Attiva Cilavegna, appoggiato da qualche elemento di sinistra. Maggio ha sorpreso tutti, anche perché lui e buona parte della sua lista sono alla prima esperienza. Ma non lo ha colto impreparato, sempre stato convinto della vittoria: «Ci ho creduto fino in fondo. Anche quando gli altri mi dicevano che non era possibile. E oggi l’ho detto a quelli della mia lista, che hanno avuto in questo mese qualche dubbio».
Intanto il nuovo sindaco di Cilavegna pensa già al futuro. «So che saranno cinque anni in cui mi daranno battaglia le opposizioni – spiega – ma siamo pronti ad affrontarli».
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Le previsioni della vigilia non indicavano certo Maggio come sindaco, perché dall’altra parte c’erano la sindaca uscente Giovanna Falzone con Scelta Civica per Cilavegna e con Insieme per Cilavegna, sostenuto da Lega e Fdi, il due volte sindaco e attuale vicesindaco Giuseppe Colli. «Senza dubbio – dice Maggio – il centrodestra spaccato ci ha favorito, ma io voglio pensare che gli elettori di Cilavegna ci abbiano scelto, perché ci hanno conosciuto e hanno conosciuto quelli che sono i nostri nuovi programmi».
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Gli scontri più aspri in campagna elettorale si sono avuti proprio sui programmi e sulle scelte. In primis quella del presidente di Casa Serena, che Colli ha voluto indicare subito, nella figura di Pierangelo Ugazio, mentre gli altri candidati non l’hanno esplicitato. «Il nome da indicare l’abbiamo anche noi – spiega Maggio – e abbiamo ben presente l’importanza che rivesta Casa Serena. Ma non abbiamo voluto indicarlo in campagna elettorale, così come gli assessori anche per una forma di correttezza all’interno della lista. Nei prossimi giorni li comunicheremo».
Chi, invece, ha puntato molto sul futuro presidente di Casa Serena è stato Giuseppe Colli, che si è piazzato al secondo posto a 159 voti dal sindaco eletto. «Abbiamo pagato in parte la divisione – dice Colli – Comunque si deve tenere conto che nessuno dei tre ha passato il 50% dei voti. Per la prima abbiamo un sindaco di minoranza rispetto alla popolazione. Ringraziamo chi ci ha votato e chi ci ha dato fiducia. Controlleremo l’operato della maggioranza e il gruppo rimarrà unito e non faremo sconti a nessuno».
In un certo senso il sindaco uscente Giovanna Falzone aveva avuto il sentore di qualcosa di diverso «Erano due anni - dice Giovanna Falzone : che la gente chiedeva un cambiamento. Sentivo dire che ci sono sempre le stesse facce. C’era la voglia di cambiamento. Io avevo proposto di aprire la lista, ma poi purtroppo siamo andati in scontro e ci siamo divisi. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi che erano con me, perché avevamo realizzato una bella lista. Ora ci metteremo all’opposizione e inizieremo a vigilare, cercando di controllare l' amministrazione, alla sua prima esperienza in Comune». —
Andrea Ballone